Per il Torino è arrivata l’ora della verità. I primi due impegni ufficiali: il Cosenza in Coppa Italia e il Milan in campionato
Fonte: Elena Rossin
Finite le amichevoli, che danno indicazioni più che contare davvero, adesso si fa sul serio. Il Torino domenica sera affronterà in Coppa Italia il Cosenza, che nel campionato scorso è arrivato 9° in Serie B, e poi fra dodici giorni inizierà il campionato e l’avversario sarà il Milan. Due impegni dal tasso di difficoltà diverso, ma altrettanto importanti, tanto più visto che il calciomercato sarà aperto fino al 30 agosto.
Le indicazioni emerse dalle amichevoli dicono che c’è stato qualche progresso rispetto al ritiro di Pinzolo. Alcuni vedono nel pareggio a reti inviolate con il Lione e nella successiva vittoria per tre a zero con il Metz, le due gare di spessore della tournée in Francia (conta evidentemente meno quella con i dilettanti del Bourgoin Jallieu), una difesa comunque solida che non ha incassato gol. Un attacco che fa ben sperare. E un gioco che sta prendendo forma secondo i dettami di Vanoli: si ragiona e ci si muove da reparto. Altri sono decisamente più cauti perché Vojvoda, Coco e Masina devono dimostrare di essere solidi come chi c’era il campionato scorso, l’assenza di Schuurs (chissà quando tornerà) e gli ex Buongiorno e Rodriguez (meno Djidji che aveva giocato pochissimo) sono un dato di fatto rilevante. in attacco la coppia Zapata- Adams è ancora ai preliminari nell’intesa e con Sanabria che continua a sembrare distante dal giocatore che due stagioni fa stabilì il suo record personale di gol, Pellegri che finora lo si è visto poco anche nelle amichevoli e Karamoh che può essere un’alternativa, garantire un numero di gol che permetta al Torino di non essere la quartultima bocca di fuoco della Serie A è un obiettivo che va raggiunto e non solo auspicato visto che in Francia si è continuato a notare che come in passato manca l’uomo dell’ultimo passaggio. Per quel che riguarda il gioco i movimenti, in tutte le zone del campo, che nel ritiro di Pinzolo Vanoli spiegava e rispiegava e faceva provare e riprovare iniziano a vedersi e la riuscita dovrebbe migliorare ancora quando crescerà l’intesa e tutti i giocatori, compreso Vlasic che finora era sempre rimasto a Torino per superare i problemi fisici, avranno uno stato di forma di livello simile, ma sarà solo allora che si capirà quanto effettivamente sono stati assimilati così come una maggiore rapidità nel giro palla, la capacità di creare spazi sfruttando anche i movimenti senza palla, la bravura nell’effettuare un numero superiore di giocate in verticale e d’inserimenti più incisivi e lo sfruttare di più la fascia destra con Bellanova.
Adesso ci saranno le prime due partite che contano e si vedrà quali risultati otterrà il Torino. Intanto si attendono sempre i rinforzi dal mercato: almeno due difensori centrali e un quinto di sinistra.