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Per il Torino é difficile pensare alla Coppa Italia con i problemi in campionato e il mercato che langue

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Marco Giampaolo

La Coppa Italia non dovrebbe essere un impiccio visto che un po’ di soldi li porta comunque e, soprattutto, se vinta consegna l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League, ma per il Torino in questo momento sembra proprio esserlo a causa del penultimo posto in campionato e di un mercato che non ha ancora portato alcun rinforzo. Certo rimane una vetrina per chi gioca meno, ma forse si riduce proprio solo a questo.

Il fatto che l’avversario sia il Milan, incontrato tre giorni fa in campionato, e stante la sconfitta con primo tempo dove i granata di fatto non sono pervenuti dovrebbe suscitare voglia di riscatto, ma se non lo ha fatto il girone di ritorno dell’anno scorso in caduta libera e neppure quello d’andata di quest’anno, ormai alle ultime due battute finali, è difficile pensare che i giocatori del Torino si scuotano tutto ad un tratto. Per motivi di mera professionalità la partita andrà onorata, ma è inevitabile che in casa granata la priorità è pensare alla gara con lo Spezia di sabato. Infatti, se il Torino esce dalla Coppa Italia agli ottavi resta tutto sommato più o meno in linea con quanto ha fatto in questa competizione nell’era Cairo. Mentre in campionato essendoci ancora da disputare 21 partite il margine per risollevarsi c’è eccome, sempre che arrivino i rinforzi adeguati o che altre squadre alla fine facciano anche peggio del Torino.

Il mercato del Torino langue, a parte la cessione in prestito del giovane Millico  al Frosinone, non ci sono state ancora altre uscite anche se più di un giocatore è sulla lista dei partenti, Meïté, Zaza, Nkoulou, Edera  e anche Izzo, e tanto meno entrate visto che la priorità è prima sfoltire e poi semmai rinforzare. Questo preoccupa molto i tifosi e sicuramente anche l’allenatore e manda un pessimo segnale anche ai giocatori perché così agendo sembra che non preoccupi più di tanto la proprietà il continuare a stazionare in fondo alla classifica con già un piede in Serie B prima ancora della conclusione del girone d’andata. Nel campionato scorso il Torino evitò la retrocessione a due giornate dalla fine, ma chiuse la prima parte della stagione all’ottavo posto con 27 punti e non al penultimo con 12. Altro che Coppa Italia!


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