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Per il Torino sarà prova di carattere con il Genoa

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Domenica pomeriggio lo stadio Luigi Ferraris sarà una bolgia e i tanti tifosi del Genoa sosterranno all’inverosimile la loro squadra per evitare che rischi di finire in serie B e per il Torino non sarà facile giocare in uno stadio dove la pressione sarà tangibile. La squadra di Mihajlovic in questa stagione ha faticato parecchio in trasferta, infatti, in diciotto partite ha raccolto solo diciotto punti, un terzo di quelli in palio, segnato ventisette reti e subite trentatré. Quattro vittorie con Palermo, Crotone, Cagliari e Chievo. Sei pareggi con Pescara, Udinese, Sassuolo, Empoli, Fiorentina e Juventus. Otto sconfitte con Milan, Atalanta, Inter, Sampdoria, Napoli, Bologna, Roma e Lazio. Se si pensa che quattordici punti non sono stati incamerati con squadre che sono in classifica più in basso, c’è motivo di riflettere. Ancor più se si considera che due punti sono evaporati con il Pescara, che da tempo è già retrocesso, e che e che altri due non sono stati raccolti con l’Empoli, che sta lottando per non finire in cadetteria.

La partita con il Genoa diventa, quindi, fondamentale non solo per riscattare la pesante sconfitta con il Napoli, ma anche per non continuare a lasciare punti per strada con formazioni molto meno forti e in questo caso pure in grande difficoltà. Ai fini della classifica non conta più di tanto per il Torino battere il Genoa, ma diventa fondamentale per dimostrare di avere carattere e orgoglio. Proprio il carattere è stato uno dei punti deboli della squadra granata in questa stagione e dover affrontare un avversario che ha l’obbligo di conquistare punti in uno stadio caldo sotto il profilo ambientale è un’ottima prova per dimostrare di avere le p…., come direbbe Mihajlovic. Il fatto che il Genoa dovrà dare tutto non può che essere uno stimolo per il Torino, guai se diventasse un alibi perché questo innalza il tasso di difficoltà poiché il divario tra rossoblù e granata è parecchio ampio, diciassette punti, che non può non venire fuori sul terreno di gioco nell’arco dei novanta minuti più recupero.

Il Torino ha segnato sessantacinque gol e il Genoa solo trentaquattro e per provare a conquistare punti la squadra di Juric non potrà chiudersi in difesa cercando di non far segnare Belotti e compagni, anche perché nell’ultima partita i rossoblù dovranno affrontare la Roma nella capitale, impegnata a difendere il secondo posto dall’assalto del Napoli, e speculare sullo zero a zero con i granata potrebbe essere rischioso e vorrebbe dire che il Genoa delega buona parte della salvezza a ciò che faranno Empoli e Crotone, rispettivamente con Atalanta e Palermo e Juventus e Lazio. Magari il Genoa riuscirà a salvarsi anche nel caso perdesse con Torino e Roma, avendo due lunghezze di vantaggio sul Crotone e una sull’Empoli, ma sarebbe quasi più rischioso di giocare alla roulette russa non provare a strappare punti alla squadra di Mihajlovic. Il Torino dovrà sfruttare il bisogno di fare gol del Genoa per segnare lui stando molto attento a non subire reti, la difesa dei rossoblù è parecchio penetrabile, ha già incassato sessanta gol, ma quella dei granata lo è un pochino di più, infatti, di reti ne ha incamerate una in più. Ci vuole determinazione e carattere per essere una squadra competitiva, il Torino lo sarà?


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