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Per il Toro battere la Juve non deve essere un sogno ma la realtà da conquistare sul campo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Il primo derby allo stadio Grande Torino, il primo derby con Mihajlovic, sinonimo di grinta e combattività, a guidare i granata, il primo derby dopo anni con il Torino che in classifica ha una posizione con vista sull’Europa, sono queste alcune caratteristiche della sfida tra Torino e Juventus di domenica pomeriggio. Premesse che fanno sognare il popolo granata e che gli fanno sperare in una partita maschia che terminerà con la vittoria. Il sogno e la speranza vanno bene per i tifosi, ma non devono appartenere ai giocatori che andranno in campo, per loro dovranno solo esserci consapevolezza nei propri mezzi e determinazione ad andarsi a prendere i tre punti.

Non ha importanza se la Juventus ha undici punti in più in classifica, in altre occasioni il divario è stato maggiore. Non ha importanza se ad arbitrare ci sarà Rocchi, magari dopo tre, su quattro che ne ha diretti, clamorosi errori nei derby fra Torino e Juventus, tutti a favore dei bianconeri (gol di Trezeguet partito in netto fuorigioco; gol di Amauri su lancio di Nedved che aveva fatto fallo su Rosina; espulsione sullo zero a zero di Glik per fallo su Giaccherini, ma il polacco aveva prima preso la palla e poi l’avversario), si riscatterà e non ne commetterà altri questa volta. Non ha importanza perché ogni derby è una storia particolare e unica.

Questo derby, il numero 192 in gare ufficiali fra campionati e coppe, potrà e dovrà segnare l’inizio di una nuova epoca per il Torino. La sfida che i granata devono porre a se stessi è non pensare al passato, ma concentrarsi sul presente perché mai come in quest’annata, escluso il periodo del Grande Torino e le epoche dell’ultimo scudetto, della finale della Coppa Uefa e della vittoria della Coppa Italia, hanno la possibilità di giocarsela alla pari e quindi di poter vincere. I tre punti permetterebbero al Torino di continuare a stare ben ancorato nella zona che conduce all’Europa, di riscattare la sconfitta con la Sampdoria e di presentarsi, la settimana successiva, di fronte al Napoli con autostima aumentata e la consapevolezza di aver fatto un passo in avanti nel diventare una squadra fra le più importanti d’Italia. Una grande occasione da non farsi sfuggire.