Per l’Europa il Torino ha l’obbligo di conquistare i tre punti con l’Udinese
Fonte: Elena Rossin
Il Torino va a punti da sei giornate, l’ultima sconfitta il sedici dicembre ad opera del Napoli, però, anche le vittorie non sono proprio un marchio di fabbrica della squadra granata che nel girone di ritorno, da quando alla sua guida c’è Walter Mazzarri, ne ha confezionate due, con Bologna e Benevento, su quattro gare disputate mentre negli altri due match pareggi con Sassuolo e Sampdoria. I cinque punti di divario che separano il Torino dal sesto posto, l’ultimo utile per accedere ai preliminari d’Europa League, vanno recuperati e la gara con l’Udinese di domenica pomeriggio rappresenta uno spareggio fondamentale perché i friulani condividono con i granata la nona posizione e di conseguenza hanno le stesse ambizioni di lottare per un posto in Europa.
Mazzarri che domenica non siederà in panchina causa un turno di squalifica inflittogli dal giudice sportivo, gli è stato condonato dopo il ricorso il secondo e di conseguenza ci sarà per il derby, non potrà disporre di Acquah anche lui squalificato per una giornata, ma ha recuperato Rincon e De Silvestri usciti malconci dalla partita con la Sampdoria. Non sarà della gara anche Lyanco ancora alle prese per recuperare dal trauma contusivo/distorsivo al mesopiede sinistro e probabilmente anche Obi, che ieri ha svolto ancora una sessione d’allenamento personalizzata dopo che domenica scorsa era dovuto uscire dal campo anzitempo a causa di una botta all’anca, e Ljajic, che ha dovuto interrompere la sessione di lavoro di ieri a causa di una lombalgia. La possibile assenza di Adem non costituisce un grande problema visto che dal suo arrivo Mazzarri non lo ha mai utilizzato preferendo sempre lasciare le doti del serbo in panchina, mentre sarà più difficile dover rinunciare a Obi e Acquah.
Contro la Sampdoria, altra squadra come l’Udinese di livello superiore rispetto alle precedenti incontrate, il mister granata aveva schierato a centrocampo Acquah, Rincon e Obi con Baselli più a supporto delle punte Falque e Niang, am gioco-forza dovrà cambiare domenica. In attacco ci sarà Belotti dal primo minuto e, quindi, sarà possibile schierare il tridente con Falque che agirà alla destra del “Gallo” e Niang alla sinistra. A centrocampo oltre a Rincon e a Baselli un posto se lo giocano Ansaldi e Valdifiori. Una piccola incognita resta sul ruolo di Ansaldi perché potrebbe essere dirottato in difesa nel caso De Silvestri accusasse problemi al naso poiché è stato operato lunedì, avrà la protezione e in questi giorni si è regolarmente allenato con i compagni, ma non si sa mai. In difesa, invece, non dovrebbero esserci novità fatto salvo quanto detto per De Silvestri, ma Lorenzo difficilmente marcherà visita.
Far di tutto per conquistare i tre punti è fondamentale per il Torino tenendo conto che la settimana successiva dovrà affrontare la Juventus perché se anche mancano ancora tante giornate alla fine del campionato aumentare il divario dal sesto posto, ora appannaggio della Sampdoria, vorrebbe dire autoescludersi dalla lotta per l’Europa League già a febbraio.