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Per Ljajic finito il Mondiale si apre il mercato

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

In Russia con la Serbia Adem Ljjaic non ha fatto faville, ma neppure disastri e complice il pareggio con la Svizzera il Mondiale è terminato alla fine della fase a gironi. Il trequartista granata comunque ha disputato tutte e tre le partite, due giocate da titolare con Costa Rica e Brasile, in entrambe uscito rispettivamente al 70esimo e al 75esimo, e una da subentrante dal 64esimo con la Svizzera. Adem è deluso per non poter continuare l’avventura al Mondiale, ma adesso si godrà le vacanze, infatti, non ci sarà né il giorno del raduno del Torino, il sei agosto, né quello della partenza per il ritiro a Bormio, due giorni dopo, e dopo deciderà che cosa sarà meglio per il suo futuro come ha dichiarato.

Che il Mondiale sarebbe servito come vetrina per Ljajic era risaputo, così come non può sfuggire che per le sue caratteristiche tecniche il 3-5-2, che adotterà Mazzarri come modulo base, non è il sistema di gioco che possa esaltarlo in quanto non prevede un trequartista che sia libero di svariare su tutto il fronte d’attacco alle spalle della o delle punte senza particolari compiti di copertura. Il Torino terrebbe comunque Ljajic salvo non arrivino offerte irrinunciabili, ma tanto dipenderà anche dal giocatore se vorrà restare oppure se preferirà andare via.

Di Adem si conosce tutto, pregi e difetti. Ha buona visione del gioco, è imprevedibile, sa come trattare il pallone, ma è maledettamente discontinuo ed ha un caratterino parecchio bizzoso. Nel Torino è il giocatore con maggiore qualità e quando è in giornata fa la differenza e anche i compagni in campo se ne accorgono, mentre quando non è in vena è come se non ci fosse perché pur giocando non dà alcun contributo. Se il Torino allestisse una formazione molto competitiva pensare a un addio di Ljajic non dispiacerebbe più di tanto, ma con un mercato che finora, a sette giorni dal raduno, non ha registrato nessun acquisto e con le telenovelas infinite per Verissimo e Peres - quest’ultimo è quasi sicuro che non arriverà e sull’altro aleggiano non pochi punti interrogativi - anche solo ipotizzare che Ljajic non metterà più a disposizione, seppur a tratti, i suoi lampi da genio pallonaro è come ricevere una pugnalata. Al Torino si chiede di puntare con decisione a un posto utile per l’Europa League, ma allo stato attuale delle cose è difficile pensare che ci riesca e se dovesse perdere anche il suo miglior giocatore l’ottimismo, per chi ce l’avesse, si trasformerebbe in illusione.