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Per Scaglia una questione di soldi

di Marina Beccuti

E' un mercato povero quello della B, a causa soprattutto dei mancati proventi derivati dai diritti tv. Se Petrachi riuscirà a piazzare le eccedenze che ormai tutti conosciamo, frutto di campagne acquisti sontuose ma non redditizie del passato, potrebbero arrivare soldi o scambi importanti. Il Torino potrebbe anche monetizzare con le eventuali cessioni di Sereni e Ogbonna, mentre per Bianchi si cerca di fare il sacrificio per tenere buona la piazza.

Dei giocatori arrivati a gennaio quello che ha impressionato maggiormente, soprattutto nel periodo finale del campionato, è stato Luigi Scaglia, insieme a D'Ambrosio e Garofalo. Scaglia piace come persona oltre che per la sua carica che mette in campo e per i cross invitanti che fa per gli attaccanti. Ma qual è la sua situazione? Esistono i margini per restare, ma non si è ancora trovato l'accordo tra le società. Per questioni ambientali, causate da quanto successo nelle due finali di playoff contro il Brescia, Scaglia non può restare nella sua società di appartenenza e a Torino si è trovato bene.

La sua valutazione, che va sul milione e duecentomila euro per la metà del cartellino è ritenuta troppo alta, dunque si lavora su eventuali scambi, tipo Sereni o Rubin, due che però il Torino tiene in serbo per altri eventuali scambi. Si spera che, visti i pochi soldi che circolano nel campionato cadetto, con squadre che rischiano addirittura di non iscriversi, il Brescia ammorbidisca le sue richieste. Ma lo farà dopo quanto successo ai playoff?
 


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