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Peres: “Sono contento per la gara con la Roma, ma voglio essere più decisivo nei cross”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Il terzino del Torino Bruno Peres al termine della partita con la Roma ha commentato la gara. Ecco che cosa ha detto:

Magari voleva festeggiare il rinnovo con una vittoria, ma comunque alla fine il Torino un punto l’ha conquistato, quindi bene?

“Sono contento di aver rinnovato il contratto e questo per me è un motivo per essere allegro, ma se avessimo vinto con la Roma sarei stato ancora più contento. La squadra ha giocato bene, ha cercato di vincere la partita e non ha mollato fino alla fine, questo mi lascia contento e mi fa tonare a casa soddisfatto per aver fatto la cosa giusta. Adesso dobbiamo lavorare per la prossima partita che è importante per noi”.

Due episodi: il gol della Roma e il rigore e il conseguente gol del Torino. Che cosa è successo in quelle due situazioni?

“Eh, sono state due situazioni nelle quali ci sono dubbi grandissimi, ma alla fine è uguale perché se non ci fosse stato un gol per parte comunque la partita sarebbe finita con un pareggio. Ci sta. Abbiamo creato tante occasioni, più delle loro e la Roma ha fatto quel gol e meno male che non abbiamo mollato e abbiamo continuato a giocare fino alla fine così siamo riusciti a fare gol e a prendere un punto importante per noi”.

Ha corso molto e spesso saltato l’uomo, però forse dovrebbe migliorare nel calibrare i cross, non sempre sono stati precisi.

“Sì, è difficile perché quando si fa uno scatto di trenta-quaranta metri quando si arriva in fondo non si ha più la gamba e per fare un cross ben fatto bisognerebbe fare uno scatto di dieci metri così si riesce a essere precisi. Su queste situazioni lavoro sempre e quando finisce l’allenamento mi fermo per provare i cross perché voglio essere più decisivo, è proprio un obiettivo che mi sono porto di mettere in mezzo delle buone palle per i compagni in modo che possano fare gol. Lavorerò così alla prossima intervista mi dite: “Che bello quello scatto che ha prodotto un bel gol” (sorride, ndr)”.

Si allena anche sulle diagonali difensive perché per il Ct Dunga la differenza fra lei e Alex Sandro sta proprio in questo e forse convoca lui perché è più propenso a farle?

“Il modulo della Nazionale brasiliana è diverso dal nostro, loro giocano con quattro difensori e noi con tre, quando ero nel Santos giocavo a quattro ed era più facile per me. Qui non devo fare molte diagonali se gli avversari non hanno una punta che gioca largo, ho altri compiti. Ho lavorando anche sulle diagonali, è una cosa che ho già imparato e se arriverò a giocare in Nazionale sarò contento, ma adesso sto lavorando per essere più importante per il Toro e poi se andrò in Nazionale penserò alla Seleçao”.        

Il rinnovo del contratto è un messaggio per dire che lei vuole rimanere al Torino?

“Sì, sì. L’anno scorso tutti dicevano che sarei andato via ed io dicevo di no e che volevo restare. Adesso questa è la risposta ed io sono contentissimo di restare qui e del rinnovo. Ho una voglia incredibile di essere più importante per il Toro”.

Con la Roma è stato ammonito e scatterà la squalifica e non giocherà con il Sassuolo, ma non faccia quell’espressione perché le toccherà giocare il derby di Coppa Italia.

“(Ride, ndr) Ho fatto una smorfia perché voglio giocare sempre che si affronti il Sassuolo o la Juventus o la Roma ci tengo a giocare tutte le partite, essere decisivo, aiutare la mia squadra e i compagni, quindi è dura stare fuori. Anche se non giocherò con il Sassuolo sarà con la squadra, spero che Zappacosta farà una grande partita, ha un grande talento ed è un grande calciatore e non ho nulla da ridire su di lui perché è bravo”.

Finora i rinnovi hanno portato bene e tutti hanno segnato, manca solo lei, per la verità anche Maksimovic, ma lui e ancora infortunato e poi lo sa che i tifosi aspettano un altro suo gol allo Juventus Stadium, magari che valga il passaggio del turno.

“Prima dovevo segnare per il rinnovo e adesso per festeggiare il nuovo contratto. Anche Amauri mi dice tutti i giorni che è ora che io faccia un gol (ride, ndr), ma io gli dico: “Calma, calma che arriverà”. Tutti i giorni ho in testa che devo segnare, questo mi massacra, ma la cosa più importante è che a squadra vinca così io sono contentissimo e se mi regalo un gol sono ancora più contento”.


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