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Petrachi a 360 gradi

di Raffaella Bon

Il passato, il presente e il futuro. Ospite negli studi di SportItalia durante la trasmissione 'Calcio€Mercato', il direttore sportivo del Torino Gianluca Petrachi ha parlato a 360° del Torino: "In campionato siamo partiti molto bene, nonostante lo scetticismo generale. Abbiamo fatto investimenti oculati senza sperperare. Il tifoso si aspetta sempre qualcosa in più, ma noi crediamo nel lavoro e nelle idee. Inoltre, abbiamo un allenatore che è il nostro valore aggiunto. Un giocatore medio nelle sue mani può diventare un buon giocatore. Questo facilita il mio compito, anche per far crescere i giovani".

Sul suo rapporto con Urbano Cairo: "Devo ringraziare il presidente. Ha avuto fiducia in me anche due anni fa quando non raggiungemmo i play-off. Inoltre, mi ha dato la possibilità di scegliere un tecnico come Ventura. Lo scorso anno siamo stati premiati, sempre in vetta alla classifica, nonostante gli investimenti contenuti rispetto ad altri compagini cadette. Sono state premiate le idee e il nostro gioco".

Sulla squadra costruita in estate: "La squadra di quest'anno è basata su 10-12 giocatori dello scorso anno, più altri acquisti d'esperienza come Santana e Brighi. Vogliamo far togliere ancora delle soddisfazioni ai nostri tifosi".

Non solo Torino. Un commento sull'operato di Adriano Galliani al Milan: "Galliani ha fatto la storia del Milan, ha vinto tutto quello che c'era da vincere. La società Milan è un vanto per tutta l'Italia calcistica, negli ultimi dieci anni siamo stati in cima al mondo soprattutto grazie a loro. Da questa società c'è solo da imparare, la personalità di Galliani è superba. Quando decide determina. Per chi fa calcio è una fonte di inesauribile apprendimento".

Capitolo Ogbonna. Queste le parole di Petrachi: "Su Ogbonna il Milan poteva farci un pensierino, rappresenta il futuro della nostra Nazionale. A questo giocatore non manca davvero nulla. E' forte fisicamente e tecnicamente, oltre ad avere la testa giusta. Il Milan può tornare su di lui? Non mi meraviglierei. Rappresenta il top dei difensori italiani che c'è in Italia. La sua valutazione economica è importante, il presidente ha rifiutato tanti soldi per lui. Lo scorso gennaio c'è stata fatta una proposta superiore ai dieci mln di euro. Del Napoli? E' una delle squadre più interessate. Una squadra top come il Milan, così come altre top d'Europa, non possono che pensare a un calciatore di questa caratura. Lui rappresenta il futuro".

Sull'interesse per Kurtic: "Questa estate avevamo chiesto delle informazioni. E' un giocatore che, secondo me, ha ottime qualità. E' stata una cosa di quel momento, oggi non ci interessa".

Palermo e Napoli su Bianchi? Questa la sua risposta: "Non voglio commentare perché è giusto che le nostre situazioni familiari le gestiamo noi. Così come abbiamo fatto in passato con Ogbonna lo stesso faremo con Bianchi e anche con Sgrigna. Non è corretto parlare pubblicamente di quello che faremo".

Che giocatore cercherete a gennaio? "Noi abbiamo preso giocatori che pensavamo potessero alzare il livello qualitativo. Cerci, Santana e Brighi in Serie A avevano già dimostrato il loro valore. A gennaio non è mai facile operare, chi ha i giocatori forti se li tiene. Sicuramente faremo qualcosa. Cercheremo giocatori che hanno l'ambizione e la voglia di fare bene nel Torino. Il nome altisonante dura un giorno, l'importante è che sposi il nostro progetto".

Sei stato in Croazia? "Non posso negarlo. Sono stato in Croazia qualche settimana fa"

Stevanovic può partire a gennaio? "Su di lui puntiamo moltissimo. Sta passando un momento un po' così, ma Ventura può farlo tornare quel giocatore che lo scorso anno per otto mesi ci ha trascinato fino alla Serie A".

Sull'interesse per Vargas: "E' un talento, ha qualità straordinarie. Vanno visti, però, alcuni aspetti. In estate ho parlato con Bigon chiedendo la sua disponibilità, ma il Napoli è stato categorico. Per gennaio ci sono altri tipi di valutazioni".

Barreto? "E' diventata una telenovela, lasciamola perdere".


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