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Petrachi: "Se servirà ancora qualche rinforzo, Cairo non si tirerà indietro"

di Giulia Borletto

La scetticità non va mai persa in ambito calcistico, soprattutto se arrivi da due stagioni di forti delusioni. E' però innegabile che a neanche un mese dall'inizio del mercato effettivo, il Torino sta dimostrando di essere una delle società più attive, almeno in entrata. Già perchè il nodo vero e proprio sarà quello riguardante le pedine in uscita, il vero punto nevralgico di ogni squadra. Darmian, Glik, Guberti, Verdi, Iori, Basha, Coppola, tutti nomi che stanno riportando la serenità all'interno dell'ambiente granata, o no? Intanto il ds Gianluca Petrachi vuole sottolineare che: "Il presidente aveva promesso all’allenatore il 90% della squadra prima di partire per il ritiro e ciò è accaduto" spiega in un'intervista concessa al Tuttosport. "Questi sono fatti, non opinioni. Restano ancora delle cose importanti da fare, può darsi, ma adesso il nostro mercato sarà chirurgico. In ritiro Ventura avrà modo di valutare e soppesare ogni singolo giocatore, poi esprimerà le sue idee. E se qualcuno non lo convincerà, fatto trenta, fare mo trentuno. Se servirà ancora qualcosa, il presidente non si tirerà indietro: promesso".

Secondo lei questo è un Torino da serie A? "Io dico che questo è un Torino importante. Già molto, ma molto competitivo. Se sarà da serie A lo deve dire il campo, non Petrachi. Noi, oggi, siamo orgogliosi di aver allestito una squadra così. E grande merito va dato al presidente: se non fosse intervenuto personalmente, portafoglio alla mano, sarebbe stato impossibile smuovere l’impasse che spesso si crea nelle trattative".


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