Pioggia di ex in Genoa-Toro: tanto Grifone nel granata di oggi
Sono ben tre i tasselli fondamentali dell'attuale Toro ad aver vestito la maglia del Genoa in passato. A partire da Cristian Ansaldi, approdato per la prima volta nel calcio italiano proprio passando dal Genoa, nel 2015/16: stagione per lui difficile a causa dei lunghi stop per infortunio, ma sufficiente a mettersi in evidenza al punto di essere acquistato dall'Inter l'estate successiva, prodromo del futuro approdo granata. Passando per Tomás Rincón, anch'egli battezzatosi nel pallone nostrano sulla costa ligure, dopo gli anni ad Amburgo, contesto nel quale, tra l'estate 2014 e il dicembre del 2016, ha saputo rivelarsi "gregario di lusso", e concludendo con Armando Izzo, che nelle quattro stagioni al Genoa (tra 2014/15 e 2017/18), al netto dell'amara vicenda calcioscommesse, ha saputo porsi in rampa di lancio verso i massimi livelli del calcio nostrano, toccati ora, al di là di una stagione granata certamente molto al di sotto delle aspettative, al punto di giocarsi un posto per Euro 2020.
Ricca di ex-genoani anche la riserva granata, tra panchina e infermeria: da Diego Laxalt, come già detto ancora in forte dubbio, che in rossoblù ha finora dato il meglio di sé, tra 2015/16 e 2017/18; a Iago Falqué, ormai eterno infortunato di casa Toro, che nel 2014/15, tornato in Italia dopo il flop nel vivaio della Juve, si è saputo lanciare verso il successivo approdo alla Roma; chiudendo con Samir Ujkani, secondo portiere granata, ingaggiato dal Genoa nell'estate 2015, ma mai impiegato in gare ufficiali, e già ceduto a metà stagione. Da evidenziare anche il "derby personale" dei sampdoriani di lungo corso Walter Mazzarri e Lorenzo De Silvestri, oltre all'impatto emotivo sulla sfida per l'attuale dirigente granata Emiliano Moretti (https://www.torinogranata.it/notizie/emozioni-d-autunno-la-prima-del-moretti-dirigente-contro-il-suo-genoa-97855).
Piuttosto marginale, viceversa, la presenza granata nella rosa genoana agli ordini di Thiago Motta: il terzo portiere Federico Marchetti, destinato a lasciare il club rossoblù a gennaio, dopo un anno e mezzo a dir poco sottotono, e Antonio Barreca, che, pur avendo regalato un buon inizio di stagione, dopo i flop di Monaco e Newcastle, è ora in fondo alle gerarchie del tecnico italo-brasiliano.