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Pjaca scalda il motore e Belotti può tornare galvanizzato dalla Nazionale per lo sprint verso il giro di boa

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Andrea Belotti

Il Torino deve pensare positivo per affrontare il prossimo blocco di partite che conduce al termine del girone d’andata e alla fine dell’anno. Sette gare testeranno qual è la vera forza della squadra di Juric e qualche buona notizia arriva anche dall’infermeria che si sta svuotando. Infatti, Pjaca già nella non felice partita con lo Spezia ha rivisto il campo, era fermo dal 24 settembre dopo che il giorno precedente si era fatto male durante il match con la Lazio. E Belotti potrà tornare dalla Nazionale galvanizzato visto che, seppur non ancora al top della forma, a causa di infortuni di altri azzurri su tutti quello di Immobile, sarà utilizzato dal ct Mancini e se questa sera segnasse alla Svizzera del compagno in granata Rodriguez gioverebbe anche al Torino. E a proposito del gol del “Gallo” il commissario tecnico è stato molto chiaro: “Magari non ha i 90 minuti, ma se riesce a fare gol nei primi 60/65 minuti sarebbe meglio”. Di certo in ottica qualificazione dell’Italia al Mondiale in Qatar da vincitrice del proprio girone, una vittoria significherebbe sopravanzare la Svizzera di tre punti e conquistare il primo posto in solitaria nel girone C e così poi basterebbe lunedì con l’Irlanda del Nord anche solo un pareggio per chiudere da primi il discorso del girone di qualificazione. I gol di Belotti quindi servirebbero e se segna in Nazionale gioverà anche al suo pieno recupero fisico, il morale alto aiuta sempre, e al ritorno al Torino Juric si ritroverà un “Gallo” migliore.

Il Torino ha bisogno assoluto di incrementare il numero di gol che fa, infatti finora questo è stato un po’ il tallone d’Achille della squadra. Non devono ingannare le quattro reti rifilate alla Salernitana o le tre a Genoa e Sampdoria perché nelle altre partite i granata non sno mai andati oltre il segnare un gol e nessuno ne hanno fatto a Juventus, Napoli, Milan e Spezia. Belotti è stato a lungo infortunato così come Pjaca e nonostante questo i due al pari di Sanabria, Brekalo e Pobega sono tra i granata più prolifici avendo realizzato come gli altri tre compagni due gol a testa finora. Non deve neanche ingannare il fatto che nel complesso delle 12 partite disputate siano stati 10 giocatori a finire sul tabellino dei marcatori, ai suddetti cinque vanno aggiunti Praet, Verdi, Lukic, Singo e Bremer tutti con una rete a testa. E questo è evidente perché il Torino per gol realizzati è al 14° posto in Serie A insieme a Udinese e Sampdoria e peggio hanno fatto solo Spezia (13), Cagliari (13), Venezia (11) e Salernitana (10), tutte squadre che a parte l’Udinese, il prossimo avversario e che ha gli stessi punti, in classifica stanno sotto il Torino. Di conseguenza è lapalissiano che nelle prossime sette partite sia fondamentale che Belotti e Pjaca, ma non solo loro, incrementino il numero dei gol in modo da permettere al Torino di posizionarsi in posti tendenti alla parte medio-alta della classifica in modo da non vivacchiare in quella che evita la lotta per la salvezza, ma che non porta alcuna gioia. E arrivare al giro di boa mettendo alle spalle qualche altra squadra, Sassuolo e Udinese ora hanno gli stessi 14 punti, ma Empoli e Verona solo due in più e anche Bologna, Juventus e Fiorentina non ne hanno tanti di più visto che sono a quota 18 e occupano il 7° posto a un passo dal 6° attualmente occupato dalla Roma, che di punti ne ha 19, e che garantisce l’accesso alla Conference League, la terza competizione europea internazionale per club. Accesso al quale potrebbe bastare anche il 7° posto finale se la vincitrice della Coppa Italia, si piazzerà fra le prime sei. E a proposito della Coppa Italia, il Torino affronterà a Marassi la Sampdoria il prossimo 16 dicembre nei sedicesimi di finale e va ricordato che la Coppa Italia porterà la vincitrice a disputare l’Europa League.
Al Torino per passare dai sogni alla realtà servono però più gol.


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