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Plusvalenze, quasi 150 milioni per il Toro in 5 mercati estivi

di Federico Danesi
Fonte: La Gazzetta dello Sport

Lo scudetto del bilancio? Forse. Ma di sicuro non quello delle plusvalenze. Perché nonostante quello che credono in molti (anche tifosi granata), nonostante le cessioni effettuate in questi anni abbiano reso bene, il Toro è ben lontano dall'essere nemmeno tra le prime quattro di questa speciale classifica. Lo evidenzia un interessante approfondimento della 'Gazzetta dello Sport' oggi.

Tra il 2013-14 e il 2017-18 le società di Serie A complessivamente hanno messo insieme 2.673 milioni di euro di plusvalenze dalla cessione dei giocatori. Non è chiaro, non lo sarà mai, se siano abili manovre di bilancio per mascherare altro oppure conti effettivi. In ogni caso i conteggi per il Toro sono presto fatti. In tutto 147,3 milioni in attivo.

Scendendo in dettaglio nel mercato 13/14 31,6 milioni (con Immobile che ha generato 13,8) mentre in testa c'era il Napoli con 69,4. La stagione successiva 13,9 milioni quasi tutti generati dalla cessione di Cerci (11,6) con l'Udinese prima a 48,3. Nel 15/16 27,2 milioni (Darmian primo con 17,2) mentre la Roma ha chiuso a 77,5. E ancora, nel 16/17 37,3 milioni con Maksimovic leader a 18,6: prima la Juventus a 140,3 grazie soprattutto a Pogba. Infine nel 17/18 altri 37,3 milioni (Zappacosta primo con  21,8)  ma la Fiorentina a 96,6 milioni.

Ma cosa dice anche questa classifica? Che Immobile a parte, gli altri quattro via da Torino sono diventati tutti riserve oppure sono finiti in una modesta squadra di un modesto campionato come quello turco. In questo Urbano Cairo è quasi imbattibile...