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Pobega può essere l’uomo chiave del Toro nel derby

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Tommaso Pobega

Escogitare la mossa vincente. E’ quello che dovrà fare Juric per mettere il Torino nella condizione di poter tenere testa alla Juventus in modo da batterla, o almeno provarci in modo concreto. Il mister granata po’ partire da cosa fecce all’andata, anche se allora la mossa gli riuscì solo fino a un certo punto.  

All’andata, infatti, il derby fu vinto dalla Juventus con il gol di Locatelli segnato all’86esimo e per i bianconeri non fu una partita facile perché il Toro tenne loro testa per buona parte del match, non senza qualche difficoltà, ma comunque giocando senza abiurare ai propri princìpi, quindi difendendosi ovviamente, però anche attaccando. Juric, che all’epoca non poteva contare su Praet (interessamento distrattivo al bicipite femorale della coscia sinistra), Pjaca (risentimento distrattivo al polpaccio destro), Belotti (forte trauma contusivo al tendine peroneo) e Zaza (interessamento distrattivo parziale del legamento collaterale mediale), si affidò a centrocampo a Mandragora e Pobega e mise Lukic a dar manforte a Brekalo in modo che questi ultimi due supportassero Sanabria. La mossa funzionò, poi con i cambi, il punto debole dei granata visto che in panchina non ci sono sostituti che non facciano rimpiangere i titolari, Linetty per Lukic, Rincon per Brekalo e Baselli per Sanabria, oltre a Ansaldi per Aina, il Torino risultò meno performante e alla fine soccobette agli attacchi dei bianconeri che avevano sostituito all’intervello Kean con Cuadrado e poi Bernardeschi con Kulusevski e negli ultimi minuti Chiesa con Kaio Jorge, quindi immesso forze fresche capaci di dare un apporto significativo soprattutto Cuadrado*.

Venerdì sera Juric dovrà inventarsi qualche altra mossa perché anche per questo derby non potrà contare su tutti gli uomini più adatti al suo gioco. Soprattutto gli mancherà Praet, operato per risolvere l'infrazione ossea a livello del quinto metatarso del piede destro, e avrà Pobega non al top visto che è stato sottoposto lunedì ad un intervento chirurgico per la riduzione della frattura delle ossa nasali, Pjaca che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, va sempre gestito visti i suoi frequenti guai muscolari, così come Belotti tornato a giocare solo nel finale della scorsa partita, dopo lo stop forzato per settantacinque giorni a causa di una lesione di 2° grado al bicipite femorale destro. Per fortuna ritroverà Mandragora e Lukic che hanno scontato il turno di squalifica. E allora cosa può fare Juric? Tenuto conto che Mandragora e Lukic in mezzo al campo danno maggiore equilibrio alla squadra potrebbe mettere loro a centrocampo e magari posizionare Pobega, che giocherebbe con una maschera protettiva al naso come accadde a Djidji, a fare coppia con Brekalo in modo che Pjaca possa subentrare a uno dei due. Questo gli permetterebbe di avere più soluzioni nei cambi sia a centrocampo sia sulla trequarti. Infatti, Pobega può arretrare il suo raggio d’azione andando a svolgere il suo abituale ruolo. Linetty può essere collocato sia a centrocampo sia alle spalle della punta. Lukic può avanzare sulla trequarti. Volendo Ansaldi può accentrasi e giocare a centrocampo o anche supportare l’attacco da esterno. E poi ci sono i giovani neo acquisti Ricci e Seck che possono essere utilizzati rispettivamente in mezzo al campo e da esterno d’attacco, devono ancora apprendere quanto vuole Juric e inserirsi nei meccanismi di gioco, ma all’occorrenza nei minuti finali utilizzarli è cosa fattibile. La chiave quindi potrebbe essere Pobega utilizzato al fianco di Brekalo, oltretutto Tommaso dopo Brekalo (6 reti) e Sanabria (5), mai però quest’anno il paraguaiano ha senato in trasferta, è con 4 gol il terzo miglior marcatore granata. In attacco con il ritorno di Belotti mister Juric deve decidere se è meglio utilizzarlo dall’inizio oppure farlo subentrare a Sanabria e poi a partita in corso ci sono sempre le alternative Zaza e Warming. Tutto questo senza derogare dal 3-4-2-1.
Il Torino in trasferta e nei finali ha spesso lasciato punti per strada e anche questo è un fattore che Juric dovrà soppesare nelle scelte per il derby visto che non dispone di una panchina valida come il collega Allegri. Sperando che il portiere Milinkovic-Savic ritrovi la lucidità e non commetta più errori, Vlahovic, già però controllato egregiamente da Bremer ai tempi (recenti era il 10 gennaio) della Fiorentina, & c. non hanno di certo bisogno di vedersi agevolata la vita.      

*Il tabellino del derby d’andata: Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Pobega, Mandragora, Aina (st 65' Ansaldi); Lukic (st 65' Linetty), Brekalo (st 84' Rincon); Sanabria (st 76' Baselli). A disposizione: Berisha, Gemello, Izzo, Verdi, Kone, Vojvoda, Warming, Buongiorno. Allenatore: Juric
Juventus (4-4-1-1): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Chiesa (st 89' Kaio Jorge), McKennie, Locatelli, Rabiot; Bernardeschi (st 80' Kulusevski); Kean (st 46' Cuadrado). A disposizione: Pinsoglio, Perin, De Sciglio, Arthur, Pellegrini, Bonucci, Rugani, Bentancur. Allenatore: Allegri


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