Poco più di un mese per capire le ambizioni del Torino in Europa
Fonte: Elena Rossin
Vigilia del debutto in Europa per il Torino che domani sera ad Alessandria , fischio d’inizio alle 21, affronterà gli ungheresi del Debreceni primo passo per arrivare alla fase a gironi dell’Europa League. Gli avversari sono alla portata, ma hanno iniziato la preparazione prima, quindi, il Torino dal punto di vista atletico è più indietro e dovrà sopperire con qualità e tecnica superiori.
Mazzarri ha gli stessi giocatori dello scorso anno ad eccezione di Moretti, che si è ritirato dal calcio giocato per intraprendere la carriera di dirigente, e del secondo portiere Ichazo, andato via poiché a fine contratto. Non tutti però hanno svolto la preparazione a Bormio complici i pregressi impegni con le rispettive nazionali, Aina (ancora in vacanza), Bonifazi e Rincon più Sirigu, Millico e Lukic che sono giunti in Alta Valtellina rispettivamente i primi due un paio di giorni dopo e il terzo sei, e alcuni infortuni Djidji, che deve recuperare la piena condizione post intervento al ginocchio, Parigini, reduce anche lui da un intervento chirurgico per superare la sindrome pubalgica, ed Edera, che non sarà a disposizione fino ai primi di ottobre a causa di un intervento alla spalla destra per risolvere una instabilità articolare. Lyanco, invece, ha dovuto lascare anzitempo il ritiro a causa di una distrazione di basso grado del muscolo flessore della coscia sinistra. L’avere gli stessi giocatori ha sicuramente facilitato il lavoro tattico ed è su questo oltre che sulla qualità di più di un elemento che conta la squadra per riuscire già a ipotecare il passaggio del turno domani sera in modo da andare in Ungheria senza l’affanno di dover a tutti i costi centrare un risultato.
Al debutto in Europa League oltre a capitan Belotti anche Aina, Baselli, Berenguer, Bonifazi, Djidji, Izzo, Lyanco, Millico, Parigini e Singo, esattamente la metà dei giocatori che sono sulla lista presentata all’Uefa per questa fase di qualificazione. Non che tutti questi giocatori non abbiano esperienze di gare internazionali perché le hanno fatte in Nazionale, anche se per alcuni solo a livello giovanile, ma sicuramente un po’ di carenza d’esperienza alcuni potrebbero accusarla se non altro nel gestire l’emozione almeno nei minuti iniziali in campo per chi ci andrà. Le scelte di Mazzarri sono quasi obbligate e i mister non potrà fare pretattica nel lasciare dubbi sulla formazione, infatti, una maglia da titolare sarà data a Sirigu, Izzo, Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Meïté, Baselli, Ansaldi, Falque, Belotti e Berenguer con Djidji, Rincon, Lukic e Zaza candidati a entrare nella ripresa contendendosi i tre cambi.
Il queste due partite, andata e ritorno, il Torino si gioca tanto perché tutti si aspettano il passaggio del turno che dovrà poi essere bissato in quello successivo con la vincente fra Shakhtyor Soligorsk e Esbjerg in modo da approdare agli spareggi che aprono le porte all’Europa League vera e propria, che inizierà il 19 settembre con al fase a gironi. Queste sei partite diranno che ambizioni ha il Torino e i suoi giocatori che per dirla con parole di Mazzarri non devono fare bischerate.