Positivo che il Torino tratti il prolungamento per Sirigu, ma è solo un tassello
Fonte: Elena Rossin
Fino al 2020 o al 2021 è la proposta che il Torino ha fatto a Salvatore Sirigu per prolungargli così il contratto che altrimenti sarebbe scaduto fra un anno, anche se c’era già un’opzione per un altro. Segnale importante il prolungamento del contratto del portiere perché dice che il club granata vuole trattenere chi in questa stagione si è rivelato fra i migliori, se non il migliore, calciatori in rosa. L’estremo difensore, infatti, ha in più di un’occasione impedito gol salvando il risultato o comunque evitando che la sconfitta fosse più pesante e questo gli è valso anche la convocazione del neo Ct Mancini in Nazionale. Un altro aspetto non secondario del prolungamento è il segnale che viene mandato a chi vorrebbe strappare al Torino Sirigu, in primis il Napoli. Certo le cifre per blindare il portiere non sono stratosferiche, si vocifera di due milioni bonus compresi fino al 2020 oppure un pochino meno nel caso del 2021. Il Torino è sempre parsimonioso quando si tratta di spendere e ora la palla passa a chi, seduto intorno a un tavolo, deve apporre la firma sul nuovo contratto, sempre che nel frattempo non ci sia qualcuno che offre a Sirigu emolumenti superori e allora gli scenari potrebbero cambiare. Quando sul sito ufficiale del Torino Fc si leggerà il comunicato che Sirigu ha prolungato il suo legame con il club allora, a iniziare da mister Mazzarri che l’ha inserito fra gli incedibili, i tifosi potranno essere relativamente tranquilli di vederlo ancora indossare la maglia granata.
Posto che Sirigu resti al Torino rimane ancora tanto da fare per rinforzare la rosa, infatti, e solo per restare alla difesa al momento c’è un solo titolare: N’Koulou. Mazzarri ha bisogno di altri due giocatori più che validi per il reparto, mentre per quel che riguarda le riserve Moretti - ieri ha compiuto trentasette anni, auguri - è anche lui in procinto di prolungare di un anno la sua permanenza in granata e poi ci sono il lungodegente Lyanco e il giovane Bonifazi che, però, è candidato a un prestito che gli permetta di maturare altra esperienza giocando altrove con discreta continuità. Anche per quel che riguarda le seconde linee, quindi, servirebbero un paio di giocatori.
Il Torino inseguendo Verissimo - il ventiduenne brasiliano del Santos che costa non meno di dieci milioni, che ne vuole uno d’ingaggio ed ha procuratori che sorgono come i funghi e probabilmente finirà per accasarsi al Lione - si spera che non sia rimasto troppo indietro in altre trattative meno intrigate in modo da dare a Mazzarri una difesa valida e che non costringa Sirigu a fare miracoli. Verissimo sarà anche un giocatore forte e di prospettiva, ma al momento non lo si può definire un top e di difensori centrali come lui, o anche con maggiore esperienza e conoscenza del campionato italiano o almeno del calcio europeo, sicuramente se ne possono trovare e senza doversi svenare, ovviamente, però, pagandoli il giusto poiché a prezzi di saldo di validi è molto difficile trovarli. Il Torino ha già ricevuto il “no, grazie” di Juan Jesus, che preferisce restare alla Roma che disputa la Champions. Chiriches, altro difensore che non dispiace, pare, in questa fase che precede l’inizio ufficiale del calciomercato, abbastanza blindato dal Napoli che gli ha prolungato il contratto fino al 2022 ed è valutato circa quindici milioni di euro. Altri giocatori, a titolo differente, sono nel mirino del Torino. Ferrari ha giocato nella Sampdoria, ma il cartellino è di proprietà del Sassuolo che attende di sapere se il club blucerchiato lo riscatterà, prezzo fissato a tredici mln. Acerbi interessa alla Lazio che può offrirgli la vetrina dell’Europa League e anche un obiettivo superiore a quello dei granata in campionato. Izzo del Genoa è sul mercato, ma non rappresenterebbe la prima scelta per il Torino. Mazzarri e i giocatori torneranno a lavorare in vista del prossimo campionato e della Coppa Italia il sei di luglio, fra ventiquattro giorni, e per allora è auspicabile che ci sia una difesa formata e all’altezza di puntare con il resto dell’organico all’Europa League.