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Primavera - Toro battuto dalla Spal, pesano le scelte dell'arbitro e l'ingenuità di Horvath

di M. V.

Seconda per Coppitelli sulla panchina del Torino e secondo ko consecuvito per i granata, immeritato esattamente come accadutuo in quella precedente. Sulla quinta sconfitta consecutiva del Toro, che permette alla Spal di tornare a vincere dopo quasi un mese, incidono però due fattori fondamentali: un arbitraggio disastroso nei momento clou della gara, e l'ingenuità di Horvath che a prestazioni altalenanti tendendi verso basso ha aggiunto anche l'applauso all'arbitro a fine primo tempo che ha lasciato i suoi in dieci. Un nervosismo, certo intollerabile, comunque derivato da un fallo in netto ritardo di Attys che era già ammonito, ed è stato prontamente rimosso dal campo dal suo allenatore Scurto. Granata nel complesso migliori, con evidenti problemi nella fase di finalizzazione dell'azione, colpiti da un'autorete di Nagy su un tiro che non faceva alcuna paura di Campagna, arrivato nel  momento migliore dei granata e per giunta nato da un corner che non andava concesso, che non c'era e viziato da un calcio in testa ricevuto in uscita bassa da Sava. Nella ripresa nonostante l'inferiorità numerica è il Toro a piacere di più, ma gli ospiti a raddoppiare con lo stesso Campagna. Eppure il Toro ci prova, pressa alto, transita spesso nei pressi dell'area avversaria sbagliando tutto ciò che si poteva sbagliare nelle scelte e nell'esecuzione dell'ultimo passaggio. Ci si mette poi nuovamente l'arbitro negando un rigore solare a Favale a cinque minuti dal termine che avrebbe potuto riaprire le sorti della gara. I miglioramenti ci sono, indubbiamente, rispetto alla gestione di Cottafava, ma servono anche i punti e un po' di fortuna in più.


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