Pronti via: Europa League, campionato e Coppa Italia. Wow!
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ed ora la parola al campo: alle dieci si è iniziato! Quasi quasi c’è bisogno di un pizzicotto per essere sicuri che non si sta sognando. Altro che sogno è la realtà e fra trenta giorni sarà Europa League, va bene è un turno preliminare e allora non è mica una partita sulla spiaggia contro quelli dei bagni a fianco, poco importa che si disputi il trentuno luglio perché sono dodici anni che i tifosi del Toro l’attendono, l’ultima volta era l’Intertoto e furono fatali i rigori, maledetti rigori sempre loro a rovinare la festa! Non solo loro anche pali e traverse si sono messi di mezzo, ma è storia ancora più vecchia visto che si parla del lontano 13 maggio 1992, anche se storia molto più blasonata trattandosi della finale di Coppa Uefa, bei tempi, non tanto ovviamente per come finì, ma che emozioni! Roba da Toro vero.
Oggi può essere iniziata una nuova pagina della storia del Torino e si spera che l’epilogo sia con lacrime di gioia misto a fiumi di champagne. Senza esagerare con i voli pindarici e restando con i piedi saldamente ancorati a terra la stagione sarà impegnativa, molto impegnativa perché competere su tre fronti è tanta roba, ci vuole grande saldezza di nervi e accurata programmazione per non avere rimpianti. La squadra è abbastanza formata perché mancano ancora due tasselli fondamentali: il centrocampista che dà ordine ed equilibrio e il primo attaccante. Sicuramente non è poco poiché se non è il cinquanta per cento poco si manca, ma è doveroso essere fiduciosi, il ritiro vero e proprio inizierà a Bormio domenica e per quella data sul pullman dovranno salire anche questi due punti cardini di ogni squadra, almeno si spera che saliranno.
Alla Sisport per la prima sgambata agli ordini di Ventura c’erano divisi per ruolo partendo dai portieri e arrivando agli attaccanti e citati seguendo l’alfabeto: Gillet, Alfred Gomis, Padelli; Bovo, Glik, Jansson, Maksimovic, Molinaro, Moretti, Vesovic; Basha, Farnerud, Gazzi, Vives; Barreto, Larrondo e Martinez. Per la precisione gli ultimi arrivati Benassi, Ruben Perez e Sanchez Miño sono presenti e fanno parte del gruppo, ma potranno essere considerati a pieno titolo giocatori granata quando saranno espletate definitivamente tutte le pratiche burocratiche e questo avverrà a brevissimo infatti è questione di ore o al massimo di qualche giorno. Certamente qualcuno nel corso dell’estate farà le valige per accasarsi altrove, ma tutto sommato il grosso della squadra era presente, gli unici assenti giustificati erano Darmian e Cerci ed è inutile negare che non si hanno certezze che restino in granata, ma pensare che il Torino possa competere raggiungendo gli obiettivi senza di loro in Europa League, campionato e Coppa Italia è difficile. Nulla ovviamente è impossibile, ma bisogna rammentare che i traguardi di questa stagione sono: fase a gironi dell’Europa League, in campionato un posto utile a calcare i campi internazionali anche per la stagione successiva e l’andare più avanti possibile in Coppa Italia. Tutto ciò che arriverà in più è ben accetto, qualunque cosa in meno dovrà avere giustificazioni molto forti e che esulano dalle possibilità di giocatori, allenatore e dirigenti. Patti chiari e amicizia lunga. Sempre e solo forza Toro!