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Prova di carattere per il Torino con il Milan: la partita è decisiva per l’Europa

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Domenica sera per il Torino sarà proprio prova di carattere con il Milan, carattere inteso in senso biologico ereditario e non. Carattere ereditario per capire se questo Torino ha i geni granata che permettono di esaltare le peculiarità e tirare fuori tutto ciò che si ha per raggiungere l’obiettivo e non ereditario per vedere se ha acquisito la capacità di competere a un livello superiore di quello rassicurante, ma senza pathos, di metà classifica. Il turno di campionato oltretutto offre altre sfide che saranno importanti e forse anche determinanti per la classifica finale. In questo il Torino ha il vantaggio che quando scenderà in campo, fischio d’inizio alle 20,30, saprà i risultati conseguiti da quasi tutte le altre contendenti alla Champions e all’Europa League, mancherà solo quello dell’Atalanta che giocherà nel posticipo di lunedì con l’Udinese (or 19), ma avranno già giocato la Roma con il Cagliari (sabato alle 18) e la Sampdoria con la Lazio (domenica alle 18) e sarà già andata in onda anche Inter-Juventus (sabato alle 20,30), che è un po’ defilata per il discorso coppe europee, ma in caso di sconfitta dei nerazzuri può rimettere in discussione un altro posto in Champions.

Quando si è in dirittura d’arrivo e si è in piena lotta per posti prestigiosi in classifica si devono avere nervi saldi e capacità per competere. Il Torino sotto questo profilo finora, pur in miglioramento, è stato altalenante nel rendimento. Questo essere ondivago è dipeso sia da qualche limite strutturale, rosa non perfettamente costruita per il tipo di gioco che ha in testa Mazzarri, sia da qualche limite caratteriale, alcuni giocatori sono giovani e qualche altro non riesce ad esprimere tutto il potenziale che ha. A cinque giornate dalla fine è con una classifica compatta come non accadeva da anni - Inter terza a 61 punti, Milan e Atalanta quarte a 56, Roma sesta a 55, Torino settimo a 53, Lazio ottava a 52 e Sampdoria nona a 48 – per tutte le squadre c’è grande pressione e solo chi avrà il giusto carattere riuscirà a spuntarla, sviste arbitrali e degli addetti al Var permettendo.

La partita con il Milan è quindi decisiva di per sé, infatti, in caso di vittoria il Torino agguanterebbe i rossoneri e manterrebbe nella peggiore delle ipotesi invariate le distanze da chi gli è davanti e da chi gli è dietro se tutte le altre, Atalanta, Roma e Lazio, dovessero vincere, mentre invece le migliorerebbe in caso di passi falsi altrui. Ma è anche decisiva per il futuro perché arrivare al derby del venerdì successivo avendo battuto il Milan darebbe una carica e infonderebbe sicurezze importanti per affrontare una squadra, la Juventus, oggettivamente più forte, ma che ormai non ha più nulla da chiedere alla sua stagione avendo già vinto il campionato ed essendo fuori da tutte le coppe, quindi, essendo priva di particolari stimoli se non quello di terminare il campionato senza incappare in figuracce. Ça va sans dire  che una doppia sconfitta o forse anche solo due pareggi con Milan e Juventus toglierebbero il Torino dalla lotta per la Champions e ne comprometterebbero probabilmente anche in modo quasi definitivo quella per l’Europa League. Carattere, ci vuole carattere.


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