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Pulici: "Auguri Toro, ti regalerei il mio spirito!"

di Raffaella Bon
Fonte: Franco Vittadini per ilsussidiario.net

Pulici è rimasto il simbolo di quel Toro che fu e oggi, nel giorno del 103esimo compleanno della storica società granata al Sussidiario.net Puliciclone ha detto la sua, come solito, senza bavagli di comodo: "E' un anniversario difficile, un compleanno che cade in uno dei momenti più bui della storia del Torino. Io sono stato un giocatore importante di questo club, ne sono anche tifoso e devo ammettere che vivo con amarezza questo periodo. Non voglio fare paragoni perché sono passati tanti anni e noi eravamo una squadra molto più competitiva, in grado anche di vincere e lottare per lo scudetto. Solo vorrei che si esprimesse in campo quello spirito Toro che ha reso famosa questa squadra in tutte le epoche".

Pupi dice una cosa sacrosanta: "e vincere nel presente e magari guardare a un futuro positivo. Di certo da alcuni anni il Torino vive situazioni tristi, lottando per rimanere in serie A e lottando per uscire dalla serie B. Non è molto bello per una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano".

Sul futuro prossimo è abbastanza scettico: "Vedo una stagione molto tribolata e senza nessuna certezza. Se non si ci sarà subito un' inversione di rotta non c'è neanche la certezza di risalire in serie A. Non vedo convinzione, spirito combattivo nei giocatori. Sembra che non sentano per niente il fascino della maglia che indossano...".

Riguardo al cambio dell'allenatore ha aggiunto: "Di certo una scossa ci voleva ma, come ho detto, ci vuole un cambiamento totale di mentalità". Pulici poi invita Cairo ad una riflessione: "Dovrebbe programmare meglio la gestione della società e affidare l'incarico di questo a persone che conoscano bene il pianeta calcio".

Infine quanto ci terrebbe Pulici ad avere un incarico nel Torino attuale? "Non decido io di queste cose. Resto soltanto un tifoso del Torino. Spero solo che le cose cambino. E me lo auguro. Perchè il Torino torni a essere quella grande squadra che ha rappresentato una parte importante della storia dello sport italiano".