Quale centrocampo da opporre al Wolverhampton?
Fonte: Elena Rossin
Andando a rivedere la partita con lo Shakhtyor Soligorsk e pensando che i prossimi avversari del Torino nel doppio match che porta alla fase a gironi dell’Europa League sono gli inglesi del Wolverhampton non si può non chiedersi se è il caso di schierare Rincon e Lukic se sono quelli visti soprattutto nel primo tempo in Bileorussia. Va ricordato che i due si sono aggregati al gruppo dopo per gli impegni con le rispettive Nazionali e per mettersi a disposizione di allenatore e compagni non solo si sono tagliati parte delle ferie, ma si sono anche allenati durate le vacanze. Detto questo, però, hanno faticato a trovare la posizione in campo a Minsk e Rincon è arrivato in molte occasioni in ritardo sulla palla e Lukic non ha dato quelle geometrie al gioco che sono nelle sue corde.
Giovedì sera al Grande Torino, fischio d’inizio alle 21, avranno tutti e due una settimana di allenamenti in più, ma concedere ai “Wolvers” superiorità tecnica a centrocampo non è neppure ipotizzabile. Mazzarri in Bileorussia ha fatto degli esperimenti grazie al cinque a zero dell’andata e ben sapendo di affrontare un avversario dalle oggettive qualità inferiori. Proprio Rincon e Lukic sono stati schierati fin dall’inizio per testarne sia la tenuta fisica sia l’intesa con i compagni, così come poi Aina poco dopo il quarto d’ora della ripresa in quanto anche lui reduce da prolungati impegni con la Nazionale. E’, quindi, molto probabile che con il Wolverhampton Mazzarri torni a far accomodare, almeno inizialmente, Rincon e Lukic in panchina e metta Baselli (tenuto a riposare in panchina a Minsk) davanti alla difesa a fare da schermo e con compiti da regista arretrato affiancato da Meíté e Berenguer (anche lui non mandato in campo come Baselli) con l’incarico di supportare le punte Belotti e Zaza. De Silvestri e Ansaldi oltre a fare il loro sulle rispettive fasce di competenza anche l’incarico di supportare Meíté e Berenguer nel caso ne avessero bisogno.