Quale obiettivo si può chiedere al Torino?
Fonte: Elena Rossin
Quando sta per iniziare una nuova stagione è naturale che si pongano degli obiettivi da raggiungere e quindi lecito porsi la domanda: quale obiettivo si può chiedere al Torino? Troppo facile sarebbe rispondere che il Torino dovrà fare meglio dello scorso anno, ci mancherebbe pure visto che si è salvato a due giornate dalla fine dopo che era partito disputando i preliminari d’Europa League a seguito dell’esclusione del Milan e che poi progressivamente era sprofondato in un buco nero che ha portato all’esonero di Mazzarri e all’arrivo di Longo. Nel frattempo Cairo ha varato un nuovo corso prendendo come direttore tecnico Vagnati e al termine del campionato scorso ha affidato la squadra a Giampaolo che sta provando a forgiarla sul suo credo: il 4-3-1-2.
Premesso e tenuto ben in conto che questa nuova stagione sull’inevitabile scia della precedente sarà per tutti ancora anomala a causa del Covid che ha costretto ad avere una breve sosta estiva e un mercato che si protrarrà fino al 5 ottobre, quindi a ridosso della metà del girone d’andata. In più a giugno 2021, dall’11, ci sarà l’Europeo che non si era potuto disputare tre mesi fa. Il Torino oggi che mancano sei giorni all’inizio del campionato è una squadra che non è ancora stata del tutto formata perché se da una parte sono arrivati Linetty, Rodriguez e Vojvoda dall’altra mancano due tasselli fondamentali per il gioco di Giampaolo ossia il regista e il trequartista e per il resto la rosa è quasi identica a quella dello scorso campionato se si escludono De Silvestri e Ola Aina andati altrove. Sirigu e Belotti, a meno di clamorosi colpi di scena, restano e saranno ancora le colonne portanti. Più di un giocatore non rientra nei piani tecnici, su tutti Izzo, Lyanco, Falque e Berenguer, e c’è da capire come saranno utilizzati Rincon e Verdi che al momento sono quelli che sono incaricati di ricoprire i ruoli di regista e di trequartista, anche se lo fanno da adattati poiché non hanno del tutto le caratteristiche tecniche necessarie.
Tenendo conto di tutto e tornando alla domanda iniziale, allora quale obiettivo si può chiedere al Torino? Se anche non dovessero arrivare il regista e il trequartista e se non tutti i giocatori in esubero riusciranno ad essere collocati altrove, quindi in uno scenario non ideale, la classica salvezza tranquilla, che tradotto significa piazzarsi tra il 13° e il 10° posto, dovrà comunque essere l’obiettivo, a prescindere da cosa faranno le altre squadre. Se, invece, lo scenario fosse ideale con gli arrivi di un vero play davanti alla difesa e di un vero trequartista allora puntare fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata a un posto utile per l’Europa League è d’obbligo.