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Quando il derby contro la Juventus risollevò un Toro ferito nel 2001

di M. V.

Era l'ottobre del 2001, il Torino di Giancarlo Camolese, neopromosso in Serie A, arrivava da due punti conquistati nelle prime cinque partite di campionato e tutto ci si aspettava tranne che una pronta risalita si verificasse proprio nel derby contro la Juventus, in una gara che passerà alla storia. Eppure le cose cominciarono male, con i bianconeri che senza grossi problemi chiusero il primo tempo in casa del Toro avanti per 3-0. Nella ripresa però capitò un qualcosa di incredibile: al 12' Lucarelli suonò la carica battendo Buffon, un quarto d'ora dopo Asta si fece abbattere fuori area ma a tale velocità che l'impatto lo portò a cadere oltre il centro dell'area di rigore, inducendo l'arbitro a segnalare il dischetto, con trasformazione di Ferrante, e poi lo stesso Ferrante al 38' che vede Buffon compiere un miracolo togliendogli il colpo di testa dalla porta, ma che nulla poté sulla ribattuta ravvicinata di Maspero. E lo stesso Maspero a tempo ormai scaduto, a seguito di un rigore scandaloso concesso ai bianconeri, scavò il buco sul dischetto da cui Salas sparò sulla luna. Finì 3-3, da li una cavalcata importante che porterà il Toro al ritorno in Europa con la qualificazione finale all'Intertoto. Da allora sono passati ventitré anni, abbastanza tempo per, soprattutto alla luce degli scarsissimi risultati complessivi nella stracittadina, poter stupire nuovamente ribaltando un pronostico, ad oggi, praticamente scontato.