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Quante sirene per Meïté, ma è un punto fermo del centrocampo e resterà al Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Soualiho Meïté

Soualiho Meïté è stato il miglior acquisto del mercato estivo. Arrivato il 7 luglio scorso, e preso dal Monaco nello scambio con Barreca, non ci ha messo molto a convincere Mazzarri a dargli una maglia da titolare e, infatti, lo dimostrano le diciotto presenze in campionato per complessivi 1608 minuti e le due in Coppa Italia, dall’inizio e per tutta la gara nella prima con il Cosenza e da subentrante al posto di Baselli nella seconda con il Südtirol in modo da farlo rifiatare in vista della trasferta con il Milan di tre giorni dopo. Ha saltato solo la gara con il Parma in quanto squalificato per somma d’ammonizioni. Indubbiamente la prestanza fisica, 1 metro e 87 centimetri per 80 chili, del giocatore francese di origini della Costa D’Avorio hanno pesato, ma più di tutto la sua capacità d’interdizione e anche una discreta tecnica di base sommata ad altrettanta visione del gioco hanno spinto Mazzarri a fidarsi di lui, fiducia ripagata dalle prestazioni impreziosite anche da due gol, uno che è valso il pareggio con l’Inter e l’altro quello con l’Udinese.

Prestazioni che hanno destato l’interesse di molti club italiani e stranieri: Lazio, Napoli, Milan, Inter, Paris Saint Germain, Arsenal, Borussia Dortmund, Roma e Tottenham. Più di tutti gli ultimi due, infatti, i giallorossi sono arrivati ad offrire 15 milioni al Torino per il cartellino di Meïté sentendosi rispondere un cordiale ma fermo “No, grazie”, mentre gli Spurs negli ultimi giorni hanno provato a intavolare un discorso e anche loro si sono visti porre un rifiuto. Il Torino è in pena corsa per l’Europa League e si tiene ovviamente stretto un giocatore che si è rivelato importante e che grazie ai suoi non ancora compiuti 25 anni, li festeggerà il 17 marzo prossimo, ha ulteriori margini di crescita. Meïté, infatti, deve migliorare dal punto di vista dell’esuberanza agonistica perché tende, anche per il suo ruolo e la fisicità che lo contraddistingue, a commettere qualche fallo di troppo e gliene sono stati fischiati 32 nel girone d’andata, anche se a sua parziale discolpa bisogna dire che ne subisce parecchi già 29. Deve migliorare anche nella precisione delle giocate poiché ha perso 51 volte la palla, non è sicuramente sotto questo aspetto il peggiore dei granata, ma può indubbiamente fare meglio.

 Meïté finora si è rivelato un ottimo affare per il Torino sia per quel che riguarda le prestazioni sia economicamente, non per nulla stando all’algoritmo del CIES Football Observatory il valore del suo cartellino a luglio era di 7,2 milioni di euro, il Torino lo aveva preso per 10 nella trattativa che per la stessa cifra aveva portato Barreca al Monaco, e adesso il francese ne vale 22 con un incremento di ben 14,8 mln. Decisamente una bella cifra che oltretutto, se il giocatore continuerà a far vedere quanto sino a qui ha fatto e migliorerà le sue prestazioni, è destinata a salire.
I tifosi e Mazzarri possono stare tranquilli, almeno per il momento, perché il Torino non ha nessuna intenzione di privarsi di Soualiho e molto probabilmente non lo farà nemmeno in estate, a meno che non arrivi la classica offerta irrinunciabile.


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