Quei concetti e quelle fasi che dicono come vede e cosa vuole Juric dal suo Torino
Fonte: Elena Rossin
“Voglio vedere il mio Toro concentrato, sul pezzo e che giochi bene, che non concede agli avversari e che cerca di crescere: questo è l’obiettivo. Il risultato poi a volte dipende da tante situazioni, però non dobbiamo sicuramente sbagliare la prestazione”. Lo ha detto Juric prima dell’ultima partita giocata contro l’Udinese e come si sa pareggiata grazie al gol fortunoso all’88esimo di Ilic che in realtà voleva crossare, ma è una frase che per l’allenatore granata vale sempre: una sorta di mantra. Ma non è l’unico. Infatti Juric afferma molto spesso che la squadra: “Deve crescere negli episodi” e anche: “Ci manca più lucidità davanti alla porta in certe situazioni” oppure “Dovevamo essere più incisivi in avanti per tutte le situazioni che abbiamo creato con il gioco. … vogliamo più gol”. Parole che sono correlate ad un altro concetto che spesso Juric esterna: “La squadra sta crescendo e sta facendo bene, anche se sicuramente un po’ di punti ci mancano”. Sempre dopo la partita con l’Udinese il tecnico ha sottolineato: “La squadra ha fatto un’ottima gara, ma ci è mancato l'ultimo passaggio e il tiro in porta e poi dobbiamo battere e sfruttare meglio i calci d’angolo” e lo si è sentito tante volte dire anche “le punizioni” o più in generale: “ i piazzati”.
Il Torino dopo 17 partite è al 9° posto insieme alla Lazio e finora ha avuto un andamento un po’ altalenante, ma seppur con qualche difficoltà e non sempre giocando in modo convincente negli ultimi due mesi ha inanellato risultati che hanno portato sempre punti, tranne che nella gara con il Bologna. E infatti il mister divide la prima in due questa prima parte del campionato: “Fino alla partita con l’Inter non ero contento, né per come giocavamo né per come eravamo, anche se avevamo fatto un po’ di punti. Poi dall'Inter ho visto un bellissimo Toro, anche a Bologna è stato un grande Toro pur se ognuno la vede a modo suo e c’è stata molta negatività, però per 60 minuti non avevamo mai permesso al Bologna di tirare in porta e bisogna dare anche merito al Bologna che dopo il gol ha fatto entrare giocatori importanti come Lucumì che ci hanno chiusi, succede. Poi con l’Atalanta abbiamo fatto la partita in linea con altre, ma con la differenza di averla fatta senza errori, segnando tre gol e ne potevamo fare anche di più. E Vanja che ha fatto due o tre interventi come ci aspettiamo dal nostro portiere. La differenza alla fine la fai nelle due aree di rigore".
L’idea di come Juric vorrebbe sempre il suo Torino l’ha espressa proprio dopo la vittoria con l’Atalanta: “Siamo stati completi questa sera anche prima e dopo i gol e nella gestione del vantaggio con personalità. Nei momenti in cui eravamo bassi ho visto tanta concentrazione. Un mix di tutto con grande qualità tecnica, di gioco, ma anche di applicazione e di sofferenza". E questo è anche il Torino che vorrebbero vedere in tutte le partite i tifosi.