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Resa dei conti vicina: Cairo e Belotti preparano l'incontro decisivo per il futuro

di Emanuele Pastorella

Meno di due settimane, poi ci sarà la definitiva resa dei conti. La partita tra il Toro e Andrea Belotti è più aperta che mai, come ha anche confermato pochi giorni fa il direttore tecnico Davide Vagnati: “Ci siamo parlati ma deve ancora fare le sue valutazioni, ci riaggiorneremo il prima possibile e decideremo nel futuro imminente” ha detto l’uomo mercato granata. “Certo che spero possa rimanere, magari capiterà qualcosa” l’apertura del presidente Cairo. “Sembra un gioco da bambini, devono semplicemente sedersi intorno ad un tavolo e decidere” il punto di vista del tecnico Ivan Juric. E poi ci sono le immagini di Belotti stesso tra Superga e la premiazione per i gol in serie A con i granata: “Nulla è finito” il messaggio pieno d’emozione dell’attaccante. Questo il riassunto delle puntate precedenti, anche se il capitolo più importante è ancora da scrivere: il countdown è partito, anche perché al termine della stagione manca davvero poco.

Faccia a faccia decisivo

Il “rompete le righe” dei ragazzi di Juric è fissato subito dopo l’ultima sfida interna contro la Roma (ancora da calendarizzare), poi scatterà il periodo di vacanze che durerà fino al termine del mese giugno. E Belotti, prima ancora di partecipare (salvo sorprese) alla Nations League con la Nazionale e successivamente partire per le ferie, vorrà avere qualche certezza in più sul proprio futuro: da una parte, attende quell’offerta irrinunciabile che ancora non gli è arrivata, con le piste italiane ed estere che restano in piedi; dall’altra, ci sarà un faccia a faccia con il presidente Cairo per capire quali possano essere le prospettive sotto la Mole. “La piazza merita di più, la gente vuole alzare l’asticella e ora dipende tutto dalla società” il pensiero di Juric, che è molto simile a quello di Belotti. Anche il Gallo vuole un Toro più competitivo, che possa lottare per l’Europa e non galleggi a metà classifica. D’altra parte, però, da via Arcivescovado non intendono superare i 3.5 milioni di euro d’ingaggio messi sul piatto negli scorsi mesi, un’offerta decisamente al di sopra del tetto salariale della società. Quella tra il Toro e Belotti, dunque, è una partita ancora completamente aperta: se fino a qualche settimana fa si propendeva per il divorzio, ora si è aperto più di uno spiraglio. E il momento della resa dei conti è sempre più vicino, con la fine del campionato che sarà un viatico decisivo per il destino del Gallo.


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