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Rinascita Ilic: Juric ritrova l'investimento più pesante

di Emanuele Pastorella

Dal Paradiso all’Inferno e ritorno, per Ivan Ilic sono stati mesi sulle montagne russe. Non ha ancora vissuto nemmeno un anno sotto la Mole, eppure è passato da titolare inamovibile a ultima scelta. A Monza, però, sembra aver tracciato una linea definitiva sul passato, pronto a riprendersi in mano la mediana per trascinare in alto il Toro. Il gol che ha fatto per un attimo sognare i granata porta la sua firma, un bell’inserimento sul cross dal fondo di Zapata e un mancino preciso ad infilare Di Gregorio. E’ stata la sua seconda marcatura stagionale dopo quella in coppa Italia contro la Feralpisalò ad agosto, la quarta in assoluto da quando è sbarcato sotto la Mole. Ma la cosa più importante, al di là delle reti, è l’atteggiamento. 

Il classe 2001 è tornato ad avere la testa giusta, quella che gli chiede Juric per poter guidare la mediana. E dopo un periodo nero, con tante esclusioni e pochi minuti in campo, adesso Ilic si è ripreso il posto. Non poteva farlo in un momento migliore, verrebbe da dire, anche perché Ricci si è fermato per un problema muscolare e ne avrà fino a dicembre inoltrato. E anche per il tecnico è una sorta di “manna dal cielo”, perché buona parte dei punti interrogativi sul suo operato erano proprio legati alla gestione Ilic. Il croato era stato il primo tifoso dell’ex Verona, con il presidente Urbano Cairo che a gennaio scorso decise di procedere con l’investimento da oltre 15 milioni di euro per accontentare il suo allenatore. E vedere un patrimonio del genere seduto in panchina non faceva piacereproprio nessuno. Adesso, però, sembra davvero essere cominciata una nuova parentesi per Ilic: al rientro dagli impegni con la sua Serbia, il centrocampista dovrà confermare di essere tornato ai livelli di Monza.