.

Ritorno di fiamma per Kucka: sarebbe un gran colpo per la mediana del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Gli ultimi rumors di radio-mercato dicono che sull’asse Torino-Milano, sponda rossonera, potrebbe concretarsi uno “scambio”: all’ombra della Madonnina arriverebbe Benassi e sotto la Mole Kucka, Paletta e qualche soldino. Il Torino valuta Benassi una ventina di milioni e il Milan per Kucka ne chiede non meno di una decina e per Paletta uno. Ovviamente entrambe le parti ritengono eccessive le valutazioni che gli altri fanno del/dei propri giocatori, ma questo fa parte delle normali schermaglie che si verificano in sede di calciomercato.

Le cifre e in generale i numeri per intavolare una trattativa ci sono. Kucka ha trent’anni, uno stipendio di 1,5 milioni netti a stagione (fonte Gazzetta dello Sport 6 settembre 2016, quando ha pubblicato gli emolumenti di tutti i calciatori della serie A) e un contratto con il Milan in scadenza nel 2019 e oltre al Torino interessa alla Fiorentina e al Trabzonspor. Paletta ha trentuno anni, uno stipendio di 1 milione e un contratto con il Milan in scadenza nel 2018. Benassi ha ventidue anni (ne compirà ventitré il prossimo otto settembre), uno stipendio di 700 mila euro e un contratto con il Torino in scadenza nel 2021. Per quel che riguarda lo stipendio di Kucka è un po’ alto per i parametri del Torino, solo Belotti (dopo il rinnovo del quattro dicembre scorso) e Mihajlovic prendono 1,5 milioni, però, allungando allo slovacco il contratto, rispetto all’attuale con il Milan, e con i bonus un accordo con il giocatore è possibile.

Che Kucka sia il rinforzo ideale per la mediana del Torino lo si sa e da più parti è stato sottolineato da tempo. Fisicità, rapidità, temperamento e generosità abbinate a buone doti tecniche e duttilità sono le caratteristiche di questo centrocampista alto un metro e ottantasei per ottantasei chili. Il fisico è indubbiamente imponente e in campo la caratteristica che spicca maggiormente è la sua capacità di recuperare palla e immediatamente ripartire in velocità e riuscire a riportargli via la sfera non è impresa facile. Corre tanto in partita e mai a vuoto perché s’inserisce nella difesa avversaria scombinandone la manovra. In più ha un tiro potente da fuori area ed è un buon colpitore di testa grazie alla capacità di sfruttare l’elevazione impreziosendola con la giusta scelta del tempo. Forse eccede un po’ nel gioco fisico e questo lo porta a prendere qualche cartellino giallo, ma nessuno è perfetto. E’ anche molto duttile, infatti, può essere utilizzato davanti alla difesa o come mezzala o anche all’occorrenza come ala, quindi, non ha problemi in un centrocampo a due, a tre o a quattro e questo sarebbe manna dal cielo per Mihajlovic qualunque modulo vorrà usare, 4-3-1-2, 4-2-1-3, 4-3-3 o anche 4-4-2. Kucka oltretutto conosce bene il campionato italiano avendo giocato quattro stagioni nel Genoa e due nel Milan, una proprio con mister Miha come allenatore che ne apprezzava le qualità in particolare la capacità di correre accelerando per vie verticali supportando così la fase offensiva della squadra.
Se Cairo vuole consegnare a Mihajlovic una squadra che possa competere per un posto in Europa League prendere un giocatore come Kucka vorrebbe dire rinforzare veramente il centrocampo.