Riuscire a fare punti: se il campionato ripartirà è questo l’unico obiettivo del Torino
Fonte: Elena Rossin
Non si sa se il campionato ripartirà, ma questa è l’intenzione. Che sia giusto o sbagliato ognuno ha diritto di pensare come meglio crede e a ben riflettere tutti hanno valide ragioni per sostenere la propria tesi. Comunque nel caso si dovesse tornare a giocare il Torino dovrà essere in grado di ritornare a conquistare punti. Infatti, nelle sei partite disputate nel girone di ritorno non ne ha fatto neppure uno. Un trend così negativo di sconfitte consecutive in questo campionato lo ha fatto registrare solo un’altra squadra: il Brescia, fanalino di coda della Serie A e con ben 11 punti in meno dei granata. Dire quindi che la situazione è preoccupante non è cedere al disfattismo, ma essere realisti. Certo i granata hanno un piccolo margine di vantaggio di 2 lunghezze su Genoa e Lecce che occupano a pari punti il terz’ultimo posto e per di più hanno disputato una partita in più e anche 1 punto in più della Sampdoria che ha giocato come il Torino 25 gare, ma questo non fornisce chissà quali garanzie tenuto pur conto che il Torino deve ancora disputare 13 partite, vale a dire che ha a disposizione 39 punti.
Il lockdown ha almeno permesso di interrompere la striscia negativa, ma questo sarà bastato al Torino per smaltire la negatività che lo zavorrava portandolo a rendere al di sotto delle sue capacità? Domanda da un milione di dollari. Mister Longo chiamato a sostituire Mazzarri ha provato a rimettere in piedi la squadra, ma nelle tre partite disputate prima dello stop del campionato causa Covid-19 non è riuscito a far sì che il Torino tornasse a conquistare punti, anche se rispetto alle tre partite precedenti qualche segnale di ripresa si era visto. Sicuramente Longo ci metterà i massimo impegno per far tornare il Torino a vincere pur con il fardello delle voci che indicano che la prossima stagione la squadra sarà guidata da un altro allenatore, al momento fra i parecchi candidati in pole position c’è Giampaolo.
Saranno comunque i giocatori a dover dimostrare di sapersi risollevare. In fin dei conti sono loro ad andare in campo e sono stati loro a commettere errori alle volte talmente madornali da far fatica a credere che fossero stati fatti da professionisti che giocano in Serie A. A fine stagione ci saranno parecchi cambiamenti nel Torino e, forse, un buon numero di giocatori andrà via, ma tutti, a prescindere da chi resterà o da chi cambierà squadra, devono dimostrare di non essersi “inbrocchiti”. Il mercato estivo sarà molto complicato a causa della crisi finanziaria e trovare estimatori per chi non ha disputato una buona stagione sarà più difficile per cui terminare nel migliore dei modi il campionato gioverebbe. Non foss’altro per questo motivo i giocatori dovrebbero dare il cento per cento perché alcuni hanno bisogno di guadagnarsi la riconferma in granata e altri ottenere la possibilità di andarsene slegandosi dal contratto con il Torino e si sa che Cairo i giocatori non li svende, piuttosto se li tiene.