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Sarà un Torino più nostrano con Vagnati?

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Davide Vagnati

Davide Vagnati finora si è confrontato con la realtà della Spal facendo molto bene, infatti, ha condotto la squadra dalla Serie C alla serie A confrontandosi sempre con la stessa dirigenza, la famiglia Colombarini per quel che riguarda la proprietà e il presidente Mattioli, adesso, invece, al Torino dovrà vedersela con il presidente-proprietario Cairo. Il punto di forza di Vagnati da direttore sportivo è stato dare alla Spal giocatori che poi mister Semplici riusciva a far rendere al meglio in campo. I giocatori che hanno fatto le fortune della Spal Vagnati li aveva reperiti soprattutto  in Italia, cosa abbastanza normale in Serie C e anche in Serie B, mentre le cose cambiano in Serie A perché spesso si cercano giocatori all’estero nella speranza di coniugare il risparmio economico con un elemento di buona qualità, però, non sempre questo accade. Lo sanno, infatti, bene tutti i direttori sportivi, i presidenti e i proprietari delle squadre che fare calciomercato oltre i patri confini è più difficile e spesso i risultati sono inferiori a quelli sperati, soprattutto quando non si hanno a disposizione budget sostanziosi e la possibilità di avere una rete di osservatori capillare in molti paesi. Si sopperisce quindi con gli intermediari e i procuratori, ma anche in questo caso i migliori giocatori finiscono nei top club che possono pagare tutto e tutti di più.

Al Torino Vagnati si trova in una realtà più grande rispetto a quella della Spal e dovrà fare i conti con un ambiente, nella sua interezza, che ha ambizioni e pretese maggiori, ma non è detto che avrà a disposizione un budget più consistente e una rete di osservatori decisamente più ampia per poter andare a fare affari che si rivelino veri all’estero. Anche il Torino negli ultimi anni non sempre è riuscito a scovare buoni giocatori fuori dall’Italia e persino in patria non sempre ha azzeccato tutti i colpi, infatti,  più costosi Niang, Zaza e Verdi si sono rivelati non all’altezza delle aspettative. Per quel che riguarda Verdi, essendo l’ultimo arrivato, si può lasciare ancora il beneficio del dubbio perché nel caso riprendesse il campionato avrebbe ancora nelle rimanenti 13 partite la possibilità di riscattare la parte precedente della stagione che è stata non positiva. Vagnati nell’intento di costruire un Torino più competitivo sarà chiamato a individuare giocatori idonei e tenuto conto che a causa della crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19 dovrà affrontare un calciomercato più complicato e che difficilmente Cairo gli metterà a disposizione un budget corposo molto probabilmente cercherà i nuovi giocatori soprattutto nel calcio nostrano dove ha accumulato negli anni passati maggiore esperienza. Magari riuscirà a scovare anche per il Torino giocatori come Petagna, Meret, Fares e Strefezza, quest’ultimo scartato dal Palermo e Lazio a causa di un’altezza non proprio da Corazziere, che alla Spal hanno fatto decisamente bene.


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