Scorre il tempo: la nuova stagione incombe e dalle parole si deve passare ai fatti
Fonte: Elena Rossin
Il primo luglio inizia la nuova stagione, infatti, si potranno depositare i contratti dei nuovi giocatori mentre il giorno prima, il trenta giugno, sarà l’ultimo per quei calciatori che hanno i contratti in scadenza e che non hanno ottenuto o voluto il rinnovo. Da tempo tutte le società, ivi compreso il Torino, si stanno prodigando per imbastire trattative che portino alla partenza o all’arrivo dei giocatori. Sondaggi diretti o indiretti, proposte, mosse di vario tipo atte ad alzare il prezzo per chi vende e ad abbassarlo per chi compra, trattative portate più o meno avanti oppure interrotte, insomma tante parole che presto dovranno concretarsi in fatti.
In casa Torino, dopo il rinnovo per un altro anno del contratto di Moretti, si attende che Bruno Peres dia l’assenso definitivo per il ritorno a seguito dei due anni trascorsi alla Roma senza essere riuscito ad affermarsi in un club di alta fascia. Si attende anche che il Santos si decida a dire a chi vuole vendere Verissimo. Senza dimenticare che nel mercato invernale era stato preso il giovane moldavo Damascan che, però, non era approdato in granata perché in attesa del passaporto comunitario che dovrebbe ottenere grazie alla madre di origini rumene, ma in tutti questi mesi il “benedetto” documento non è ancora arrivato e, quindi, è rimasto in sospeso il suo arrivo al Torino. L’epilogo di queste tre vicende potrebbero portare alla corte di Mazzarri i tre giocatori oppure far virare la società su altri, anche perché un protrarsi dei tira e molla fra le parti rasenterebbe il ridicolo.
Nel frattempo il Mondiale in Russia prosegue e appena si saprà se il Milan parteciperà o meno all’Europa League conquistata sul campo (con l’eventuale ricorso al Tas ai primi di luglio ci sarà la sentenza definitiva) con un effetto domino tanti giocatori si sposteranno da una squadra all’altra e lo scenario delle nuove rose si delineerà.
Dato per più che probabile che il Torino non ceda né Sirigu né Belotti e neppure N’Koulou restano in sospeso gli eventuali addii di Baselli, Falque, Ljajic e Niang. Quest’ultimo è il giocatore che più di tutti la società vorrebbe cedere e la sua prestazione sufficiente con tanto di gol al Mondiale nell’esordio vincente del Senegal con la Polonia va secondo i desiderata del club granata che spera che il giocatore si metta in vetrina per suscitare l’interesse di qualche club, soprattutto straniero, che lo venga a richiedere disposto a sborsare se non tutti i quattordici milioni versati al Milan tra prestito oneroso e obbligo di riscatto almeno dieci o anche qualche cosa di più. Sul fronte arrivi oltre alle vicende legate a Peres, Verissimo e Damascan il Torino deve sistemare ogni reparto in modo da consegnare a Mazzarri i giocatori idonei al 3-5-2. Con il raduno fissato il sei luglio e la partenza per il ritiro estivo a Bormio l’otto, senza scordare che quest’anno il calciomercato chiuderà i battenti il diciassette agosto alle ore venti, il tempo scorre anche abbastanza velocemente e dalle parole si deve passare ai fatti.