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Se Barak convince allora il Torino lo prenda subito senza attendere cessioni

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Il Torino ha nelle sue casse un tesoretto di 37,2 milioni di euro derivante dal positivo bilancio relativo al 2017, quindi, il club granata non ha nessun bisogno di cedere uno o più giocatori per avere i soldi per prenderne altri. Può tranquillamente permettersi il lusso di acquistare chi serve a potenziare la squadra e poi vendere quei calciatori che non rientrano nei piani tecnici di Mazzarri. Emblematico da questo punto di vista l’interesse per Barak, centrocampista dell’Udinese, se il giocatore effettivamente interessa, e pare proprio di sì, il Torino non tergiversi anche se costa circa una quindicina di milioni.

La mezzala della Repubblica Ceca la scorsa estate era arrivato in Italia proveniente dallo Slavia Praga ingaggiato dall’Udinese. Il suo impatto con la serie A non era stato malvagio, anzi, si era subito ambientato come dimostra il fatto che nel girone d’andata aveva realizzato cinque reti, suoi i gol con Sassuolo, Atalanta, Benevento, Inter e Verona, combinazione vuole tutte vinte dall’Udinese, in diciassette partite disputate una da subentrante (Spal) e sedici da titolare (Milan, Torino, Fiorentina, Sassuolo, Atalanta, Cagliari, Napoli, Crotone, Benevento, Inter, Verona, Bologna) con solo quattro sostituzioni nella ripresa (Genoa, Roma, Sampdoria e Lazio). Effettivamente poi ha avuto un calo nel girone di ritorno che gli ha fatto segnare solo un altro gol nella penultima giornata al Verona, ma che non gli ha impedito di giocare da titolare quattordici gare (Chievo, Spal, Milan, Torino, Roma, Sampdoria, Fiorentina, Lazio, Cagliari, Napoli, Crotone e Verona) venendo sostituito solo due volte (Juventus e Benevento) e subentrando in tre (Sassuolo, Inter e Bologna).

Un calo alla sua età, ventitré anni compiuti lo scorso tre dicembre, giustifica un andamento un po’ altalenante nelle prestazioni e anche nelle reti realizzate, che comunque nel complesso sono state sei e non  sono così poche. A queste vanno aggiunti anche undici assist. Nella valutazione complessiva del ragazzo va tenuto in debito conto che l’Udinese nella seconda parte del campionato è incappata in un filotto negativo dalla ventiquattresima alla trentaquattresima giornata collezionando ben undici sconfitte consecutive. Fisicamente il suo metro e novanta per ottantotto colloca Barak fra chi ha un fisico possente e forte e lo favorisce nel tiro sia dalla distanza sia da vicino, ma, soprattutto, lo agevola nell’inserimento negli spazi perché non é facile bloccare un marcantonio della sua stazza. E’ dotato anche di una discreta velocità e non sfigura per palleggio e dribbling. Ovviamente in fase d’interdizione può far valere il suo fisico. In più all’occorrenza può agire da trequartista o da seconda punta.

Per età e per caratteristiche fisiche e tecniche Barak potrebbe effettivamente essere un giocatore giusto per il centrocampo del Torino e se ne sono convinti anche Mazzarri e Petrachi e Cairo non c’è bisogno di vendere prima Acquah, che aspira ad andare a giocare in Premier, e Obi, che interessa a Benfica, Espanyol, Magonza, Porto e Vigo, o anche Baselli, che piace alle romane e alle milanesi, per prenderlo perché altrimenti il rischio che finisca altrove non è da escludersi. Sarebbe un vero peccato se da interesse Barak diventasse un acquisto sfumato, tanto più che nelle casse del Torino ci sono ben 37,2 milioni di euro.