Se Lazio-Torino si giocherà i granata dovranno dimostrare di essere più forti del Covid e dei regolamenti
Fonte: Elena Rossin
Se l’esito dei tamponi, che si conoscerà in mattinata, fatti ieri portasse la buona notizia di nessun nuovo positivo al Covid con variante inglese e se l’Asl di conseguenza riaprisse le porte del Filadelfia il Torino potrebbe iniziare a preparare la partita con la Lazio non più da casa, anche se in caso di allenamenti individuali o a piccoli gruppi sarebbe comunque un avvicinarsi alla sfida con i biancocelesti, in programma nella Capitale martedì alle 18,30, del tutto anomala. La squadra di Nicola, infatti, ha svolto l’ultimo allenamento normale lunedì, anche se a casa i giocatori che sono negativi hanno continuato ad allenarsi come potevano almeno per mantenere la forma fisica e tatticamente solo in modo teorico.
Potrebbe però anche capitare che il Torino sia costretto a partite alla volta di Roma martedì senza aver rimesso piede al Filadelfia se qualche altro membro del gruppo squadra risultasse positivo e il Filadelfia non fosse riaperto. Sarebbe assurdo disputare una partita, ma i granata hanno già usufruito di un rinvio per la gara con il Sassuolo e se la Lega Serie A non decidesse per un secondo la partita con la Lazio si deve giocare a meno di non incorrere nella sconfitta a tavolino per tre a zero, qualora il Torino non si presentasse allo stadio Olimpico della Capitale neppure con la Primavera nel caso che l’Asl impedisca al gruppo squadra di partire e che il club granata non inviasse appunto neppure la Primavera, che tra l’altro deve giocare domani alle 15 a Bologna.
Qualsiasi scenario è come di è detto assurdo e non conforme al far svolgere il campionato in maniera veramente regolare, ma si sa show must go on per cui il Torino nel caso dovrà essere più forte del Covid e dei regolamenti. In ballo c’è la salvezza e fare punti è d’obbligo con buona pace se la squadra sarà priva di 8 giocatori e si spera che questo numero nel frattempo non aumenti.