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Se non sarà Sirigu a chiedere la cessione alimentare le voci di un suo addio al Torino è controproducente

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Salvatore Sirigu

Nell’ultima stagione Salvatore Sirigu non è stato sempre il portiere che riusciva a parare anche l’impossibile, ma è pur sempre stato decisivo in ben più di un’occasione e soprattutto nel finale di campionato quando il Torino lottava per salvarsi è stato grazie alle sue parate con il Verona e soprattutto con la Lazio che sono arrivati i due punti che hanno permesso di scongiurare il doversi giocare il tutto per tutto con il Benevento all’ultima giornata. E chi pensa agli 11 gol che lui e il Torino hanno subito con Milan e Spezia vada a rivedersi per bene le due partite e guardi quanti sbagli hanno commesso tutti gli altri giocatori granata e soppesi oggettivamente chi ha più colpe. Sirigu ha 34 anni, ma è tutt’altro che un portiere bollito o sul viale del tramonto altrimenti non sarebbe riuscito nelle ultime due stagioni a compiere innumerevoli parate che hanno tenuto a galla il Torino.

La scorsa estate Sirigu sarebbe andato via, ma anche il direttore tecnico Vagnati non è che abbia evitato di metterlo sul mercato, anzi lo ha proposto a molti e lo stesso sta facendo adesso. Come si può pensare quindi che il portiere si senta del tutto parte integrante del progetto? E di sicuro le insistentissime voci che accostano al Torino Montipò, Sepe e chi più ne ha più ne metta non fanno che alimentare i dubbi che può avere Salvatore sulla fiducia che ha in lui la società o parte di essa. Juric molto probabilmente se lo terrebbe stretto, anche perché per quanto bravi gli altri portieri non sono superiori a Sirigu. Adesso c’è l’Europeo e il portiere è concentrato sull’Italia perché deve farsi trovare pronto nel caso Donnarumma per qualche motivo non potesse difendere la porta azzurra.

Riflettendo un pochino non è difficile comprendere che per il Torino Sirigu è il miglior portiere che possa esserci e sarebbe da sfruttare il fatto che ha ancora un anno di contratto soprattutto alla luce che con Juric si è avviato un nuovo corso che comporta cambiamenti nella rosa. Per il sistema di gioco dell’allenatore avere un portiere che sa il fatto suo è importante e Sirigu lo sa eccome. Molto meglio per il Torino tenersi Salvatore, con pregi e difetti compreso il fatto di essere uno che non le manda a dire, che doverlo rimpiangere.


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