Se per caso Juric avesse perso un po’ d’entusiasmo allora si lanci in una sfida totale
Fonte: Elena Rossin
Sarebbe più che comprensibile se Juric avesse perso un po’ d’entusiasmo perché il progetto che doveva iniziare l’anno scorso con il suo arrivo sulla panchina del Torino si è infranto a fine campionato quando Cairo ha deciso di non riscattare quasi tutti i giocatori, la maggior parte titolari, che erano giunti in prestito, lasciato andare via Belotti senza sostituirlo adeguatamente, cedere Bremer alla Juventus e poi ha fatto l’ennesimo mercato tardivo e senza completare la rosa. Questo non significa che adesso Juric allenerà sotto tono e men che meno che ci metterà un impegno minore, però se appunto avesse perso un po’ d’entusiasmo allora dovrebbe darsi nuovi stimoli.
Porsi una sfida totale. Juric ha la seconda squadra più giovane della Serie A, età media 24,2 anni, con tutto ciò che ne consegue in fatto di mancanza d’esperienza e discontinuità di rendimento compensate solo in parte dall’entusiasmo e dalla voglia di emergere, più di un calciatore non ideale per il suo gioco, una rosa incompleta e ricambi non adeguati. Ebbene nonostante tutto questo getti il cuore oltre l’ostacolo provando a rendere questo gruppo superiore alle oggettive aspettative. Ovviamente potrebbe non riuscirci e non sarebbe assolutamente colpa sua, ma il solo porsi questo obiettivo di certo gli ridarebbe, se mai l’avesse in parte perso, quell’entusiasmo, o se si vuole lo si può chiamare stimolo in più, che permette di ottenere qualche cosa in più.
Già a partire da domani con l’Empoli, gara magari non così complessa trattandosi di un avversario ostico però non tecnicamente superiore, ma delicatissima poiché arriva dopo tre sconfitte consecutive. Vincere per il Torino è in assoluto l’unico risultato accettabile, anche perché questo farebbe da volano non solo per il derby della settimana successiva, ma anche per le altre gare, Udinese, Milan, Bologna, Sampdoria e Roma, che ci saranno prima della sosta del campionato per il Mondiale. Arrivare a questo step della stagione con il Torino in una posizione superiore all’attuale, 10° posto, vorrebbe dire poter sfruttare la sosta al meglio per poi da gennaio, se Cairo farà agire Vaganti sul mercato dandogli soldi sufficienti a rinforzare per davvero la rosa, puntare con decisione alla Conference League. Ovviamente se a gennaio il mercato non sarà adeguato allora sarà evidente a tutti che al Torino i risultati non arrivano, nonostante l’impegno dell’allenatore, del suo staff e dei giocatori, perché manca il supporto della società.