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Secondo l’algoritmo il Torino farà ancora 22 punti, ma con chi?

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

La matematica non è un’opinione, ma la scienza razionale dei numeri per cui se l’algoritmo, procedimento matematico di calcolo che utilizza un numero finito di regole e porta al risultato dopo un numero finito di operazioni, elaborato dal Cies (Osservatorio indipendente internazionale del calcio), che si basa su parametri quali le prestazioni, i tiri in porta tentati o subiti da dentro e fuori area, il possesso palla, i passaggi fatti nella metà campo avversaria ed altri che poi vengono confrontati con i dati fra i quali quelli sul talento individuale dei giocatori e sull’esperienza, dice che il Torino terminerà il campionato a 39 punti e al quart’ultimo posto, davanti a Crotone (26), Cagliari (27) e Parma (28), e si salverà diamogli adito. Anche se a primo acchito pare parecchio ottimistico visto che finora il Torino di punti ne ha fatti 17 in 22 partite. Semmai più che arrivare a ottenere 39 punti sembrerebbe più veritiero, senza basarsi sugli algoritmi ma solo su più banali considerazioni, che i granata si salvino tenuto conto che Crotone, Parma e Cagliari stanno continuando a fare peggio. Infatti, il Torino nelle ultime 10 gare, che corrispondono a più di un quarto del campionato, ha conquistato 8 punti, mentre il Crotone 6, il Parma 1 e il Cagliari 2 e che sono rispettivamente alle spalle dei granata di 5, 4 e 2 lunghezze.

Ma con quali squadre nelle prossime 16 partite il Torino potrebbe fare i 22 punti che gli mancherebbero per arrivare quota 39? Buttando un occhio alla classifica verrebbe da dire che deve vincere con Cagliari, guarda caso il prossimo avversario, e poi con Crotone, Udinese, Bologna, Parma, Spezia e Benevento e pareggiare ancora una partita fra quelle che disputerà con Sassuolo, Sampdoria e Verona. Dando quindi per perse quelle con le squadre più forti e più in alto in classifica ossia con Lazio, Inter, Juventus, Roma, Napoli e Milan. Per carità può starci, all’andata in quelle sedici partite fece 11 punti, la metà esatti di quelli che dovrebbe fare d’ora in poi, perdendo con Cagliari, Lazio, Inter, Juventus, Udinese, Roma e Milan, pareggiando con Sassuolo, Crotone, Sampdoria, Bologna, Napoli, Verona, Spezia e Benevento e vincendo con il Parma. Ma erano altri tempi e c’era un altro allenatore, a parte nella gara con il Benevento. Con Nicola ha disputato e pareggiato finora quattro partite, mentre nelle prime quattro con Giampaolo vinse solo con il Genoa e perse con Fiorentina, Atalanta e Cagliari.

L’algoritmo avrà ragione? In casa Toro e nel mondo granata si augurano ovviamente tutti di sì, ma lasciando perdere le elucubrazioni è meglio che i giocatori e Nicola badino al sodo e facciano tesoro del fatto che le dirette concorrenti per la salvezza stanno messe peggio e che basta davvero poco per passare dai pareggi, che fanno rimanere a rischio, alle vittorie, che se ottenute possono rendere la parte finale del campionato meno preoccupante. E devono farlo già venerdì sera a Cagliari in modo che se la Juventus batterà il Crotone e il Parma con l’Udinese non vincerà il margine di sicurezza sulle ultime tre si amplierà.


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