Senza Mondiale il legame di Belotti con il Toro può essere ancora più forte
Fonte: Elena Rossin
Contava molto Belotti sul Mondiale in Russia perché a quasi ventiquattro anni, li compirà il venti dicembre, per un calciatore disputare il Campionato del Mondo è una di quelle opportunità uniche, tanto più se non si ha la vetrina internazionale con il club di appartenenza. Ci contava anche il Torino che il suo bomber potesse mettersi in mostra ed essere protagonista con la maglia della Nazionale e non aver derogato dalla clausola da cento milioni, inserita nel contratto del “Gallo” in caso di cessione e valida per l’estero, ma di fatto anche in Italia, in estate è la prova più evidente che i vertici della società granata volevano sfruttare il Mondiale per ottenere quanto sperato. Adesso tutto si è complicato perché la mancata partecipazione dell’Italia a Russia 2018 inevitabilmente non fa aumentare, se non deprezza, il valore dei giocatori che hanno provato a far qualificare la Nazionale al Mondiale. E’ indubbio che si tratti di un danno per Belotti, che già arriva da un infortunio che non gli ha permesso di mettersi in mostra nell’ultimo periodo, ma si tratta di un danno anche per il Torino.
Ridimensionamento? Assolutamente no, ma tocca a Belotti e al resto della squadra impedire che accada. I presupposti ci sono tutti perché Belotti nel Torino ha trovato la squadra ideale per dimensione e caratura che gli permettesse di emergere a livello nazionale, trampolino di lancio anche per traguardi oltre i confini, e il Torino ha trovato in Belotti il giocatore e l’uomo giusto per tornare a puntare verso traguardi internazionali. L’occasione è da non perdere e per il bene e gli interessi di tutti va sfruttata a dovere. Il Torino garantisce a Belotti l’essere titolare, senza concorrenza come potrebbe avvenire altrove, soprattutto in caso di momenti di appannamento fisico, e il “Gallo” assicura al Torino gol e la capacità di trascinare la squadra. Grazie a quanto fatto in granata, infatti, il “Gallo” è approdato anche in Nazionale, prima convocazione il 27 agosto 2016, dove ha segnato quattro gol.
Il connubio tra il Torino e Belotti è positivo e importante e senza il Mondiale può essere ancora più forte, al giocatore dovrebbe, anzi sarà, adeguato il contratto sotto il profilo economico come era stato promesso dalla società e questo permetterà al “Gallo” e anche al suo entourage di non avere rimpianti per quel che riguarda il portafoglio. Far tornare il Torino a disputare le coppe internazionali, l’obiettivo stagionale è l’Europa League, dovrà, quindi, essere una priorità per Belotti e a suon di gol, dei suoi gol, diventerà una realtà. L’ultima rete segnata dal “Gallo” risale al venti settembre, minuto nono della gara con l’Udinese, poi la pessima partita del Torino con la Juventus e l’infortunio nel finale del match con il Verona hanno tolto il bomber granata dal tabellino dei marcatori. Ora, delusione a parte per non andare al Mondiale, Belotti sta bene fisicamente e già domenica pomeriggio con il Chievo ha la possibilità di ritornare a segnare, così da continuare ad essere il bomber che dal suo approdo in granata il 17 agosto 2015 tra campionato e Coppa Italia ha realizzato quarantacinque gol. Il Torino ha bisogno di Belotti e il “Gallo” non può fare a meno del Toro, non solo per una questione di riconoscenza, ma perché in granata può essere il protagonista indiscusso, mentre altrove sarebbe uno dei giocatori della squadra. Aver sempre la possibilità di esprimersi e dovendo solo pensare a stare in forma e segnare è un privilegio, così come lo è avere un giocatore forte e serio in campo e fuori. Questo privilegio non ha prezzo se entrambe le parti lo vogliono e pensano al benessere di tutti mettendo in secondo piano il portafoglio.