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Serie A, le date della ripresa nella lotta tra Lotito e Agnelli

di Federico Danesi
Fonte: Il Corriere della Sera, Il Messaggero

Facendo dei paragoni con la vita reale, Claudio Lotito è come Vincenzo Boccia presidente della Confindustria e spinge per riprendere subito, almeno con gli allenamenti. Andrea Agnelli invece è come il premier Conte, meglio aspettare almeno i primi di maggio (e infatti il governo bloccherà tutto oggi fino al 3 del mese prossimo. E la Serie A è sospesa tra questi due fuochi, con il Toro che chiaramente ha fatto capire di essere tra chi non vorrebbe nemmeno più ricominciare.

Oggi "Il Corriere della Sera" nell'edizione romana ma anche 'Il Messaggero' sottolineano chiaramente le due posizioni. Da una parte la Lazio che ha tenuto tutti i suoi giocatori a Roma e spinge per tornare in fretta a giocare perché teme fregature e complotti. Dall'altra la Juventus, ben spalleggiata dall'Inter, che invece ha lasciato liberi i suoi, ha mezza rosa all'estero e deve aspettare il rientro dei giocatori, sempre che questo non comporti per loro ulteriori quarantene.

Pierpaolo Marino, ds dell'Udinese, intervistati da 'La Gazzetta dello Sport', è chiaro e non ha cambiato idea: "Trovo assurdo pensare di riaprire gli eventi sportivi quando siamo costretti a registrare circa 600-700 morti al giorno, se non di più. Ricordo che in tempi neanche tanto recenti si è fermato tutto per un solo lutto. Sento tante parole, ma in questo momento i discorsi lasciano il tempo che trovano di fronte alla cruda realtà. Credo che adesso disquisire di un’eventuale ripresa dell’attività possa portare a un delirio di onnipotenza in qualcuno". A chi si riferisce? Un'idea ce l'abbiamo.


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