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Sette partite per capire di che forza è il Torino e per valutare come muoversi sul mercato

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo

Periodo cruciale per il Torino. Il calendario di questo campionato ha regalato un girone d’andata il cui termine, ultimo turno programmato tra martedì e mercoledì 21 e 22 dicembre, coincide con la fine dell’anno solare e poi il mercato di riparazione aprirà i battenti lunedì 3 gennaio e ci sarà un doppio turno che darà il via al girone di ritorno tra la Befana e il week end successivo. Mancano quindi sette partite per il giro di boa. Il Torino targato Juric sta facendo decisamente meglio rispetto alla passata stagione quando a guidarlo c’era Giampaolo, infatti dopo dodici giornate ha otto punti in più e ha gli stessi, 14, di due campionati fa quando l’allenatore era Mazzarri e prima che deflagrasse il crollo che ha portato per due tornei consecutivi i granata a rischiare la Serie B e a salvarsi per il rotto della cuffia nelle ultimissime giornate.

L’andamento del Torino però è altalenante come dimostrano le sei sconfitte, ma sul piano del gioco i passi in avanti sono comunque evidenti perché ci sono state solo due partite sbagliate, quelle con Fiorentina e Spezia, e quando ha perso con squadre oggettivamente dalla rosa più forte e competitiva, Atalanta, Juventus, Napoli e Milan, non ha demeritato così come quando ha pareggiato con la Lazio. Certo c’è il rammarico per qualche punto di troppo lasciato per strada a causa dei gol incassati e di alcune annesse rimonte subite nei finali di partita, ma non si può non considerare che adesso la difesa è solida, è la terza del campionato con 12 reti incassate ed è dietro solo a quelle di Napoli (4) e Milan (11) squadre che occupano il vertice della classifica con 32 punti. Semmai il problema del Torino è che fatica a segnare e che in trasferta finora ha conquistato pochi punti, 4 dei 18 a disposizione. A parziale discolpa va detto che ci sono stati tanti infortuni di calciatori che hanno ruoli chiave nel gioco di Juric, Belotti, Pjaca, Praet, Mandragora, Ansaldi e Brekalo, che hanno privato il mister e continuano a privarlo anche per periodi lunghi ai avere tutta la rosa a disposizione e con elementi tutti in buona condizione fisica. Senza scordare che il mercato estivo ha portato la maggior parte dei giocatori che servivano solo negli ultimi giorni e a campionato già iniziato.

Adesso Davide Vagnati è in Sud America per visionare dal vivo alcuni giocatori che sono stati individuati guardando tantissimi filmati. In particolare il direttore sportivo cerca un terzino sinistro, Ansaldi anche in questo periodo è alle prese con l’ennesimo problema muscolare e Aina dovrà assentarsi a gennaio e fino ai primi di febbraio per disputare la Coppa d’Africa. Anche Singo potrebbe per lo stesso motivo non essere a disposizione, ma non è ancora certo che sarà convocato. Ma Vagnati valuterà anche altre tipologie di giocatori come centrocampisti e attaccanti, ma questi verosimilmente in ottica prossima stagione e non dimenticherà di dare un occhiata anche ai difensori perché Bremer è concupito da molti club in Italia e all’estero e di certo non vorrà correre il rischio di farsi cogliere impreparato nel caso il brasiliano dovesse in estate dire addio al Torino.

Le restanti sette partite saranno fondamentali per capire di che forza è il Torino e di conseguenza per agire nel mercato a gennaio così come sarà molto importante vedere se il numero degli infortuni scemerà. Senza un centrocampo, fasce e attacco che disponga di giocatori titolari e riserve valide il Torino non potrà andare oltre a quello che ha fatto finora e alla lunga se dovessero continuare gli infortuni dei giocatori chiave potrebbe persino fare peggio. Si potranno scongiurare altri rimpianti solo intervenendo a gennaio con nuovi rinforzi in modo tempestivo, quindi senza aspettare gli ultimi giorni, e con giocatori non solo tecnicamente idonei, ma anche che non abbiano alle spalle infortuni che ne condizionano l’utilizzo e il rendimento futuro. La lungimiranza e il tempismo sono tutto e Cairo e Vaganti dovrebbero averlo capito e imparato.


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