Sgrigna e Lazarevic, i dubbi di Lerda
Entrare nella testa di un mister alla vigilia di un match è sempre un compito arduo, chi azzecca la formazione ovviamente si sente fiero di averlo fatto. L'allenatore deve disegnare la squadra in base a quanto ha visto nel corso della settimana, seguendo anche le caratteristiche dell'avversario. Adesso Lerda deve in parte rivedere la squadra, soprattutto in attacco, dove abbondano gli interpreti e l'unico intoccabile rimane Bianchi. A rischio sono diventati Sgrigna e Lazarevic, due che hanno tirato la carretta fino al mercato di gennaio, poi i nuovi innesti hanno di fatto permesso al mister di cambiare modulo, così che a fianco di Bianchi ora ci sarà Antenucci, mentre da trequartista dovrebbe agire Gasbarroni, con Sgrigna pronto a subentare a partita in corso, come a Crotone.
L'attaccante romano è stato fin qui lo stakanovista del Toro, avendo giocato 25 delle 26 gare disputate dal Torino, saltando solo un match per squalifica, proprio contro il suo ex Vicenza. Sgrigna però è un jolly d'attacco e può passare dal ruolo del fantasista a quello di prima o seconda punta. Lazarevic ha strappato applausi al pubblico granata e non solo, perchè ha i numeri per diventare forte. Forse non può reggere la pressione di un intero campionato, ma è uno di quei giocatori che il Genoa vorrebbe riprendersi. In questo momento, ammesso da Lerda, il giocatore non rientra più nei piani del nuovo 4-3-1-2, ma non è escluso che in futuro il tecnico cuneese possa riproporre qualcosa di diverso, garantendo nuove opportunità al giovane sloveno, tra l'altro appena convocato nella Under 21 del suo paese. Lerda ha abituato tutti a giocare con la formazione e a cambiare quando tutti si aspettavano scelte diverse, dunque non è escluso che alla fine in campo oggi contro il Sassuolo ci vada proprio Sgrigna insieme a Bianchi e Antenucci.