.

Sgrigna si svela ai nuovi tifosi del Toro

di Raffaella Bon

Alessandro Sgrigna al Torino ed Elvis Abbruscato al Vicenza. Questo è l'ultimo movimento di grande spessore di un mercato di serie B avaro di colpi importanti. Con l'ex attaccante del Vicenza abbiamo parlato di come è nata e di come si è conclusa questa trattativa prima di spaziare fra il passato, il presente ed il futuro.

Sei contento di essere approdato al Torino?
"Arrivo in una squadra importante e non si può non essere contenti di questa soluzione".

Fino all'ultimo il Lecce ti ha conteso al Torino. Come sono state queste giornate per te?
"E' stato un tira e molla. Da parecchio va avanti questa storia, poi c'è stato l'affondo importante del Torino e abbiamo chiuso tutto. Sono contentissimo e spero, come credo, lo siano anche a Torino".

Due giorni fa il Torino si era fatto avanti, poi si era creata una situazione di stand-by. Cos'è successo?
"Non so precisamente cos'era successo. Sicuramente era in ballo anche il trasferimento di Abbruscato e non so se questo aveva influito. Alla fine, però, si è concluso tutto per il meglio".

Cosa ti aspetti da questa stagione in granata?
"Sono carichissimo, voglio iniziare immediatamente questa nuova avventura e dare il massimo per la squadra e per questi colori".

I tifosi lo scorso anno sono rimasti delusi della mancata promozione. Può arrivare quest'anno?
"La serie B è molto difficile, si è visto lo scorso anno. Il Torino è arrivato in finale playoff e ha faticato tantissimo con una buonissima squadra. Bisogna essere sempre sul pezzo, non è facile, ma per raggiungere l'obiettivo non bisogna guardare nel lungo termine".

Tu a Vicenza eri ormai un simbolo.
"Sì, mi spiace essermene andato perché sono molto legato a questi colori, ma era importante ora confrontarmi con un'altra squadra come il Torino".

Cosa lasci e cosa ti porti dietro?
"Mi porto dietro undici anni della mia vita. A Vicenza lascio un pezzo di cuore, ormai è casa mia ed è il posto dove vivrò nel futuro. Spero di aver dato il massimo di quello che potevo dare e mi porto dietro tutte le gioie e anche i dolori che, comunque, fanno crescere".

Lo scorso anno sono stati parecchi dolori?
"Questi non sono dolori, è stata l'annata difficile. I primi anni a Vicenza sono stati dolorosi perché non andavo d'accordo con gli allenatori e ho perso due-tre anni della mia carriera".

Come ti sei sentito ad essere uno dei protagonisti di questa sessione di un mercato che non si sta muovendo?
"Ero contento e orgoglioso di essere accostato a squadre importanti. Penso faccia piacere a tutti essere al centro dell'attenzione, ma dopo un po' è diventato anche fastidioso. Speravo in una conclusione positiva, ma non ero più totalmente tranquillo".

A questo punto speri di giocare domenica?
"Questo lo deciderà il mister, io sono pronto e ho giocato settanta minuti anche in Coppa Italia".

Cosa vuoi dire ai tifosi del Vicenza per salutarli e a quelli del Torino per presentarti?
"Ringrazio per questi anni e per tutto quello che mi hanno dato i tifosi del Vicenza. Ai tifosi del Torino prometto il massimo impegno, poi inizieranno a conoscermi e spero mi ammirino per quello che sono".