Si aspettano i colpi a centrocampo del Torino fondamentali per Giampaolo
Fonte: Elena Rossin
Fatta per il terzino sinistro Ricardo Rodriguez, manca solo l’ufficialità, adesso la sfida che attende Cairo e Vagnati è consegnare per il ritiro di Biella, che prenderà il via fra otto giorni, i centrocampisti che vuole Giampaolo. Infatti, c’è da costruire il famoso rombo del 4-3-1-2 tanto caro all’allenatore e formato da un vertice basso davanti alla difesa, il trequartista e le due mezzali. Linetty e Ramirez sono i due giocatori caldeggiati dall’allenatore, ma la distanza con la Sampdoria è notevole. Per il polacco ballano 4-5 milioni tra offerta e domanda e per l’uruguaiano forse ciò che frena più di tutto il club granata è che ha compiuto 29 anni il 2 dicembre scorso per cui potrebbe arrivare solo a cifre decisamente basse nell’ordine di 3 al massimo 4 milioni. L’interessamento per Valoti è la conseguenza delle perplessità su Ramirez. Tutto fermo invece per Krunic perché il Milan lo cederà solo dopo nuovi ingressi a centrocampo.
La strategia del Torino potrebbe essere quella di far conoscere a Giampaolo i centrocampisti che ci sono già, Rincon, Meïté e Lukic per capire se possono fare al caso suo e poi decidere come agire in sede di mercato tenuto conto che c’è anche Baselli che però sarà alle prese con il recupero dall’operazione al ginocchio destro, ricostruzione del legamento crociato anteriore, nella migliore delle ipotesi fino a novembre, ma potrebbe prolungarsi fino a ridosso del termine del 2020.
Non consegnare a Giampaolo subito i centrocampisti che lui auspica può essere un rischio e non di poco conto visto quanto sono fondamentali per gli equilibri di una squadra gli elementi che agiscono in mezzo al campo, ma questo scenario potrebbe verificarsi a meno che in questi giorni non si sblocchino trattative iniziate e poi arenatesi. Alla fine l’importante è che l’allenatore possa avere elementi adatti alla sua idea di gioco senza doversi accontentare di forgiare giocatori che non hanno le caratteristiche idonee impiegando tempo per cercare di insegnare che cosa vuole esattamente, nella speranza che venga ben recepito.