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Si attende Ilkhan e magari anche Miranchuk, ma al Torino mancano certezze sulla trequarti e in attacco

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

Dopo Bayeye e Radonjic è arrivato Lazaro e a breve anche Ilkhan e se l’Atalanta lo sblocca pure Miranchuk e così il Torino avrebbe sistemato le fasce e il centrocampo, ma restano ancora ruoli con caselle dei titolari vacanti: in primis la trequarti. E’ vero che Radonjic, che è fondamentalmente un esterno d’attacco, può agire fra il centrocampo e la punta però deve sgrezzarsi e che ci sono Verdi, sempre sul mercato, Seck, che ha bisogno di allenarsi per raggiungere i livelli che sono ritenuti validi da Juric per giocare ottenendo risultati soddisfacenti,e Edera, che seppur guarito purtroppo per lui è rimasto più di un anno fermo a causa di un brutto infortunio, ma il vuoto lasciato da Praet, Brekalo e anche Pjaca non è stato colmato. Non per nulla Juric nel ritiro in Austria e nelle amichevoli pre-campionato ha utilizzato sia Lukic sia Linetty sulla trequarti. Il polacco si adatta ad agire in una posizione che non è la sua e anche il serbo, con risultati che però sono più brillanti. L’assenza di due trequartisti titolari nell’attuale rosa del Torino è innegabile. Lo si è visto l’anno scorso che anche le due riserve devono essere praticamente dello stesso spessore tecnico e avere qualità simili poiché Juric molto sovente nell’arco della partita li cambia entrambi e ha bisogno di farli rifiatare nel corso della stagione. Miranchuk potrebbe sopperire, ma se prima l’Atalanta non chiude per Pinamonti, messo da tempo nel mirino, non lascerà andare via il russo che può essere utilizzato anche da punta.     

Far tornare Praet sarebbe indispensabile, ma è un’operazione che allo stato attuale delle cose prevede tempi lunghi e l’esborso di una cifra, ben più di 10 milioni di euro, che il Torino non ha evidentemente nessuna intenzione di tirare fuori altrimenti lo avrebbe già fatto. Attendere gli ultimi giorni di mercato potrebbe indurre il Leicester ad abbassare le pretese economiche e magari anche non imporre l’obbligo di riscatto. Di certo però per Juric continuare a non avere un calciatore che è fondamentale per il suo gioco non è cosa piacevole, anzi, iniziando già sabato con la Coppa Italia contro il Palermo le partite ufficiali. Ma servirebbe anche un alto trequartista, Orsolini è uno dei candidati seppure sia più un’ala e il Bologna valuti i suo cartellino non meno di 12 mln, e se arrivasse anche Miranchuk allora il reparto sarebbe a posto e Verdi, Seck e Edera potrebbero andare altrove.

Capitolo attaccante. Manca il bomber da almeno 12 gol, meglio se 15. Come si dice sul taccuino di Vagnati ci sono i nomi di Barrow del Bologna, più ala sinistra che punta ma può agire anche in questo ruolo con una valutazione di 15 mln, e Shomurodov della Roma, che sarà di certo ceduto se arrivasse l’ex capitano granata Belotti. Però anche per l’uzbeko c’è qualche intoppo: non solo c’è la concorrenza di Bologna e Wolverhampton, ma anche la volontà del club giallorosso di prestarlo solo con l’obbligo di riscatto a 10 mln, clausola che al Torino non piace. In rosa ci sono Sanabria, Pellegri e Zaza, quest’ultimo sempre in uscita visto che non rientra nei piani tecnici. Difficile quindi che la dirigenza granata abbia fretta di prendere un attaccante, ma di certo Juric ne avrebbe molto bisogno poiché già nello scorso campionato mancava, causa anche gli infortuni di Belotti, chi la mettesse dentro con continuità.
E poi andrebbe preso anche un sostituto di Bremer.