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Si riparte da Varese: il ritorno del Torino ha inizio

di Giulia Borletto

Sabato tutto ricomincerà da capo. Pronti via, tutte le 21 gare appena disputate in poco più di 6 mesi, ripartiranno da zero. I granata affrontano il girone di ritorno forti dei 33 punti conquistati, anche se la media non è proprio delle migliori. Molte partite avrebbero dovuto finire diversamente, molte forse non sarebbero dovute neanche mai cominciare. I primi due mesi di campionato non sono filati nel modo in cui Lerda si aspettava: ben sei sconfitte, un pareggio, ma soprattutto solo quattro vittorie. Dal primo di novembre tutto è cambiato, la determinazione ha preso il sopravvento, la paura di finire un altro anno nel purgatorio calcistico ha fatto sì che il Torino decidesse di voltare pagina e dimostrare di essere la squadra da temere fino all'ultimo.

Dieci risultati utili consecutivi che non arrivavano da anni. Una piccola soddisfazione che potrebbe essere superiore se solo la posizione in classifica fosse diversa. L'Atalanta ieri con la vittoria sul Grosseto ha agguantato la capolista solitaria di tutta l'andata Novara, che se non inizierà ad arrancare, come tanti paventavano dal principio, potrebbe essere una delle tre destinate a salire di grado. Le prime due classificate hanno la promozione diretta, poi saranno le quattro successive a vedersela per l'ultimo posto di prima classe disponibile. La cabala vuole che sia sempre la terza della graduatoria alla fine di maggio ad avere il biglietto in tasca (l'anno scorso è toccato al Brescia, l'ultimo anno di B, toccò proprio al Torino). Approssimativamente ci vorrebbero almeno altri 40 punti per chiudere il campionato con la certezza di non dover soffire inutilmente i playoff. Mancano però  21 gare e solo alla fine si riterà il premio del vincitore o di consolazione.


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