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Sinistre nubi in agguato sul Torino di Juric: i problemi vanno risolti subito prima che avvelenino tutto. Il sole può tornare!

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Torino

Benedetta sosta per gli impegni della Nazionale nella fase finale della Nations League. Già perché il Torino dopo i due pareggi con Lazio e Venezia e quattro punti gettati alle ortiche ha perso con la Juventus e un’altra volta il gol avversario è arrivato nel finale. I granata nel derby non hanno disputato un secondo tempo brillante a differenza del primo che li ha visti tener testa e mettere anche sotto i bianconeri dopo qualche difficoltà iniziale, ma se fossero riusciti a tenere duro nel filane, il gol di Locatelli è arrivato al minuto 86, un punto lo avrebbero conquistato. E allora questa sosta del campionato cade a fagiolo, come si dice. Certo alcuni giocatori non ci saranno perché risponderanno alle chiamate delle rispettive Nazionali, ma ci sarà il tempo per ricompattarsi e magari recuperare qualche infortunato. Di certo se Juric avesse avuto tutto gli uomini a disposizione, in particolare Belotti, Pjaca, Praet e anche Izzo, Zaza e Edera probabilmente nelle ultime tre partite avrebbe potuto far conquistare al suo Toro più di due punti.

La negatività che incombeva nelle ultime due stagioni e mezza rischia di tornare a impossessarsi non solo della squadra granata, ma anche di tutto l’ambiente che aveva respirato una ventata di aria fresca vedendo il lavoro che stava portando avanti l’allenatore e i primi succosi frutti che stava raccogliendo sia sul piano delle prestazioni, non positive solo quelle con la Fiorentina e nel secondo tempo con la Juventus mentre con l’Atalanta malgrado la sconfitta i granata non avevano difettato sul piano del gioco, sia su quello dei risultati grazie alle vittorie con Salernitana e Sassuolo e ai pareggi, seppur con rammarico visti i rigori provocati dagli errori commessi da Djidji, con Lazio e Venezia.

Ma in casa Torino ci sono questioni da risolvere che aleggiano come nubi sinistre: il contratto in scadenza di Bellotti con il rinnovo che non arriva, i troppi infortuni e soprattutto i tempi lunghissimi di recupero e giocatori ai margini che non sono stati ceduti pur non rientrando nei piani tecnici. Quest’ultima questione non può evidentemente essere risolta prima di gennaio quando aprirà la sessione invernale del mercato, ma già ora sia il direttore tecnico Vagnati sia i procuratori di quei calciatori possono adoperarsi al fine di trovare squadre gradite a tutte le parti in modo che i primo giorno di calciomercato di concretizzino le cessioni e nel contempo la dirigenza granata deve individuare dei sostituti graditi a Juric e trattare per portarli al Torino, cosa questa che deve avvenire sempre il primo giorno di calciomercato.
Per quel che concerne Belotti, che si faccia chiarezza una volta per tutte: o resta e firma il rinnovo del contratto con tanto di annuncio in pompa magna o va via e lo si dice pubblicamente. Così l’ambiguità una buona volta terminerà.
Capitolo infortuni e tempi di recupero. Gli infortuni capitano nel calcio e il rischio è maggiore che accadano a giocatori che già in passato ne hanno avuti di importanti in particolare a livello muscolare, ma questa è una questione risaputa e se in sede di mercato si prendono calciatori che hanno avuto problemi fisici si deve mettere in conto che prima o poi per brevi o lunghi periodi marcheranno visita. Per quel che concerne i tempi di recupero lunghi, cosa lamentata anche pubblicamente da Juric, va appurato se le diagnosi e le rispettive cure sono valide oppure se sono i giocatori ad essere un po’ fifoni e allungare i tempi temendo di non essere ancora pronti al rientro oppure se non conviti del progetto utilizzano come scusa l’infortunio per non mettersi a disposizione. Sempre che non ci sia un “accodo di fondo” fra la società o parte di essa e alcuni giocatori che non rientrano nei piani tecnici di recuperare con molta calma dagli infortuni.

Qualunque siano le situazioni vanno risolte prima che degenerino. Ci vuole chiarezza e trasparenza altrimenti le questioni diverranno veleni che ammorberanno tutto e il lavoro intrapreso da Juric troverà grandi ostacoli e il Torino dall’essere la possibile rivelazione del campionato diverrà una delle squadre che si barcameneranno ai limiti della zona retrocessione per non dire che per la terza stagione consecutiva lotterà per evitare la Serie B.
Benedetta allora la sosta del campionato perché se ci sarà la volontà di tutti e se tutti remeranno nella stessa direzione permetterà di risolvere i problemi e far tornare il sole sopra il Torino.


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