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Sirigu, difficile chiederti di restare. In tre (per ora) sulle tracce di Valterino

di Claudio Colla

Tante le castagne dal fuoco tolte da Salvatore Sirigu, a partire dall'inizio della stagione in corso. Troppe, considerato come l'estrema solidità difensiva che aveva caratterizzato la seconda metà del passato campionato sia andata sgretolandosi, più o meno progressivamente. Portando il Toro, da esempio di livello continentale in termini di equilibri tattici, a quarta peggior difesa del torneo, con 23 reti subite nelle ultime sette gare ufficiali. L'ex-portiere del PSG e del Palermo vola sulle ali di un rendimento stratosferico, guardando però i quartieri nobili della classifica dal basso, molto dal basso.

Al Toro da tre stagioni, Valterino, che meno di due mesi fa ha spento 33 candeline, avrà comprensibilmente voglia di puntare a qualcosa di più rispetto all'ennesimo campionato, nella migliore delle ipotesi, di metà classifica. Cosa Cairo potrà (e vorrà) offrirgli, in termini di progetto tecnico, è al momento difficile da dire. Per dirla all'americana, però, this doesn't look good, at all. Il Toro dovrà cedere parecchio: qualcuno per via di richieste da club ora come ora più ambiziosi, altri per via di profonde e prolungate delusioni inferte ai tifosi, in termini di rendimento generale. Sirigu, naturalmente, fa parte del primo gruppo. E, principio valido per lui come per Belotti e Izzo (mentre appare già scontato l'addio di N'Koulou), convincerlo a restare - ammesso che da parte della società ve ne sia l'effettiva volontà - sulla base di una rifondazione che si preannuncia, in termini di prestigio dei nomi nuovi da integrare, piuttosto dal basso.

Al netto di quanto accadrà all'Europeo, anche rispetto al dualismo col milanista Donnarumma, sono in tre a seguire i possibili sviluppi legati a Sirigu. Lo stesso Milan, in primo luogo, che quasi certamente darà l'addio a Gigio (salvo sorprese legate al nuovo progetto, che quasi certamente il club affiderà a Rangnick), valuta il classe '87 come prossimo portiere titolare. C'è poi il solito Napoli: non pienamente convinti da Meret né da Ospina, in termini di affidabilità, i vertici partenopei potrebbero puntare all'accoppiata granata Gallo-Valterino, offrendo contropartite tecniche interessanti (i già citati Younes, Luperto, Petagna). Ci pensa, infine, la Roma: già Petrachi (ammesso che resti in sella) vuole riprovarci per uno tra N'Koulou (più probabile) e Izzo, la nuova gestione Friedkin, intenzionata in linea di massima a confermare Fonseca - anche qualora non arrivasse il quarto posto - potrebbe già scaricare Pau Lopez, qualora l'ultima parte di stagione non si rivelasse pienamente convincente, dopo le amnesie sparse qua e là, pur alternate a grandi prestazioni, del portiere ex-Betis e Tottenham. Di 8 milioni di euro la valutazione per il cartellino di Sirigu, secondo Transfermarkt.de, il Toro, ove continuare assieme non fosse proprio possibile, ne chiederà almeno il doppio.


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