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Sognando Almiron: realtà possibile?

di Claudio Colla

Arrivato Iori e con Suciu possibile prospettiva già trasformabile in realtà per la prossima stagione, si attende ancora il gran colpo di mercato per la mediana granata, il centrale di centrocampo capace di unire tecnica e sostanza allo scopo di condurre finalmente il Toro verso l'agognato ritorno in Serie A, l'uomo in grado di fornire alla squadra quel quid in più rispetto alle già agguerritissime future avversarie dirette (da Sampdoria a Padova, passando per Brescia, Livorno, Reggina e Bari, senza dimenticare le possibili outsider Pescara, Varese, Modena, Empoli, Hellas Verona e Sassuolo). Quel particolare elemento, secondo le indiscrezioni susseguitesi tra la giornata di ieri e le prime ore di oggi, risponderebbe, nei desideri della società, al nome di Sergio Bernardo Almiron: 31enne argentino, in Italia dal 2001/02 (esclusa una breve parentesi al Monaco nei primi sei mesi del 2008), Almiron, che nel 2009/10 aveva trovato in Ventura un nuovo mentore in collaborazione col quale offrire una delle migliori prestazioni stagionali della propria carriera con la maglia del Bari, è ora nuovamente di proprietà della Juventus (i Galletti non hanno infatti nemmeno "osato" tentare di riscattarlo alle buste lo scorso 24 giugno). Il club bianconero, il cui tecnico Antonio Conte non ha nemmeno incluso Almiron tra i 28 convocati per il ritiro di Bardonecchia, auspica di poter cedere il giocatore a titolo definitivo al più presto: intorno ai 3 milioni di euro l'attuale valutazione di mercato, cifra impegnativa da spendere per un 31enne, che però, di fronte a una trattativa ben calibrata con i cugini (negoziazione che, ipotesi da valutare a malincuore ma con una certa freddezza, potrebbe coinvolgere anche Angelo Ogbonna), potrebbe arrivare per una somma di poco superiore ai 2.Il club granata, qualora il contatto prendesse piede, punterebbe inizialmente sul prestito con diritto di riscatto, ma la possibile pressione esercitata dal Siena per un "acquisto secco" renderebbe vani gli sforzi di Cairo e Petrachi. Sarebbe inoltre tutta da valutare la disponibilità del giocatore, abituatosi ormai da tempo alla massima serie, a scendere di categoria: le possibilità di un ritorno in Argentina o di un nuovo approdo in giro per l'Europa sono infatti potenzialmente presenti, e i termini economici, soprattutto nel secondo caso, potrebbero rivelarsi più soddisfacenti sia per la Juventus sia per l'atleta sudamericano. Almiron è dunque un sogno che sembra destinato, quanto meno presumibilmente, a rimanere tale: scarse, per i motivi sopra elencati, le possibilità di un suo ritorno alla corte di Giampiero Ventura. Ma c'è un però: il tecnico genovese, qualora credesse davvero nell'investimento sull'ex-Udinese, Empoli e Fiorentina, potrebbe "scendere in campo" in prima persona per tentare di convincerlo a ripartire insieme, ricostituendo un sodalizio che tra il settembre 2009 e il febbraio 2010 diede frutti a tratti straordinari.