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Speruma bin che i parametri del Toro con la Juve diano ragione a Giampaolo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Marco Giampaolo

I 6 punti e i 22 gol subiti che collocano il Torino al terzultimo posto dopo nove partite con una media di 0,66 punti a gara e 2,44 reti incassate fanno tremare se si pensa che fra qualche ora i granata devono affrontare la Juventus, che non ha in campionato avuto un avvio brillantissimo, è al terzo posto con diciassette punti frutto di quattro vittorie (Sampdoria, Napoli, Spezia e Cagliari) e cinque pareggi (Roma, Crotone, Verona, Lazio e Benevento), ma che negli ultimi quindici anni tra campionato e Coppa Italia ha vinto 18 derby, ne ha pareggiati 3 e perso 1 rifilando ai granata 41 gol e subendone 9. Le premesse purtroppo sono pessime per il Toro.    

Mister Giampaolo però ieri in conferenza stampa ha spiegato che i parametri del Torino sono meno sconfortanti di quanto i numeri sui gol subiti, che di conseguenza hanno determinato i pochi punti conquistati, finora dicano. “Bisogna fare un discorso un po’ più articolato – ha spiegato l’allenatore granata - perché siamo la squadra che ha subito più reti quindi siamo la peggior difesa del campionato con i peggiori interpreti per cui siamo tutti con le orecchie lunghe da mettere dietro alla lavagna. In realtà non è così, cioè  è così nel numero dei gol subiti, ma bisogna fare una ricerca e approfondire quelle che possono essere le dinamiche. Ci sono dei parametri di cui noi disponiamo come: quante occasioni concedo alla squadra avversaria negli ultimi 35 metri, per quanto tempo gli avversari sostano nella mia metà campo, ogni quanti minuti il mio avversario può creare una situazione potenziale da gol, quanti tiri subisco da dentro l’area di rigore, quanti tiri subisco in linea generale. Questi quattro-cinque parametri oggi ci dicono che in tre su cinque siamo nella media, come se fossimo decimi in classifica, e in due su cinque addirittura ci vedono migliori perché in uno siamo quarti e nell’altro quinti. I parametri generali sono buoni, non ottimi, ma buoni e non tali da giustificare questo numero di gol subiti. Dove siamo ventesimi e ultimi è nella percentuale di gol subiti in proporzione alle occasioni concesse. Cosa voglio dire? Ad esempio, abbiamo un valore del 54% e significa che ogni due tiri l’avversario ci fa un gol virgola e questo è un dato alto ed è lì che voglio sottolineare la differenza, siamo penalizzati da questo dato che può essere determinato da un tiro all’incrocio dei pali oppure da un errore banale all’interno della partita perché se andiamo a riguardare i gol subiti noi non abbiamo mai perso inerzia dentro la partita, cioè non abbiamo mai avuto la sensazione “adesso subiamo gol”, “l’avversario ci ha messo lì e adesso stiamo per subire gol”, ma abbiamo subito gol inaspettatamente, anche nel momento in cui eravamo nel miglior controllo della partita, ad esempio, in occasione del due a uno a Milano con l’Inter: respinta, palla che casa lì e prendiamo gol, ma fino a quel momento non avevamo subito niente. Il dato negativo, che è anche figlio della casualità se vogliamo, è che la percentuale è alta in quel senso. Ci sono squadre che hanno subito lo stesso numero di situazioni, ma con una percentuale del 17% e significa che per fare un gol devono tirare sei volte. E io lì sottolineo anche la casualità. Se miglioriamo ancora questo dato non può andare sempre così, non può volarci un piccione sopra la testa e colpirci con un po’ di cioccolato, non può andarci sempre così, quindi, devo assolutamente rinforzare l’autostima dei miei calciatori perché le prestazioni sono buone e la tenuta difensiva non è un disastro, ma purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo l epoche azioni concesse. C’è un altro dato statistico importante: ogni quanti minuti la squadra avversaria costruisce una potenziale occasione da gol. La media del campionato non mi ricordo qual è, ma noi abbiamo una media del 3,5 e siamo oltre la metà quindi non sono dati negativi quindi i da questo punto di vista voglio tenere alta l’autostima dei miei calciatori. Poi la questione non è riferita ai difensori o al portiere, si parla di fase difensiva altrimenti additiamo e colpevolizziamo uno o l’altro ed è sbagliato”.

E allora cosa ci vuole affinché il Toro non soccomba con la Juve? Giampaolo non ha dubbi: “Cuore sempre, organizzazione dalla quale non si può prescindere, personalità, che chiedo costantemente ai miei giocatori, sentimento e nessun nervosismo. Giocare la partita senza lasciarsi giocare dalla partita”. Le prestazioni sono buone e la tenuta difensiva non è un disastro ha detto l’allenatore e allora chissà se i parametri porteranno ad ottenere risultati nel derby? Speruma bin (speriamo bene, detto in piemontese).

Per vedere la conferenza stampa di Giampaolo cliccare sul seguente link:
https://www.torinofc.it/news-video/04/12/2020/la-presentazione-di-juventus-torino_25732