Spiragli sui nodi da sciogliere per la ricostruzione del Filadelfia
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Due sono gli stalli che devono obbligatoriamente essere superati perché l’iter burocratico riparta e finalmente lo stadio del Grande Torino possa essere ricostruito. Il primo è che Urbano Cairo, presidente del Torino Fc, invii al Comune di Torino una lettera su carta intestata della società che certifichi la sua intenzione di versare un milione di euro per la ricostruzione dello stadio Filadelfia. Questa lettera doveva essere mandata il 9 agosto scorso, ma a tutt’oggi non è mai arrivata negli uffici del Comune. L’altro è la nomina del rappresentante del Comune nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che ne diviene il presidente. Il precedente rappresentante del Comune era Luigi Chiabrera che ha dato le dimissioni il 24 luglio scorso, poi il 5 agosto il sindaco Piero Fassino aveva proposto, dopo aver vagliato dei curricula, di nominare Giuseppe Alberto Zunino che a seguito di polemiche sulla sua persona non aveva accettato.
Dai primi di agosto tutto è fermo, sono passati più di due mesi e né la lettera è giunta né la nomina è stata fatta. I tifosi del Toro, gli unici che veramente sono interessati alla ricostruzione dello stadio Filadelfia, sono, per usare un eufemismo, spazientiti e su social network lo hanno detto chiaramente. Queste pressioni forse, la prudenza non è mai troppa, stanno sortendo qualche effetto, infatti, sembra che il bando di concorso per la nomina del presidente della Fondazione sarà pubblicato a metà della prossima settimana, quindi verosimilmente giovedì 17, in modo che chi ne ha i requisiti possa proporre la sua candidatura. Una volta ricevuti i curricula ci vorranno circa due settimane perché Fassino li esamini e decida chi proporre come rappresentante del Comune, quindi diciamo che al massimo entro il 10 novembre il nuovo presidente della Fondazione dovrebbe essere nominato. Se nel frattempo Cairo manderà la famosa lettera che certifica la sua volontà di investire un milione di euro per la ricostruzione del Fila allora l’iter burocratico potrà effettivamente ripartire.
Tanto perché nessuno dimentichi, la definitiva demolizione dello stadio del Grande Torino avvenne il 10 aprile 1998. Quanto tempo i tifosi del Toro devono ancora aspettare per vedere ricostruito il Fila? Darsi una mossa e smetterla di tergiversare sarebbe la minima forma di rispetto in una società che si definisce civile.