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Sugli arrivi solo parole non seguite dai fatti

di Elena Rossin

Lunedì inizia ufficialmente la nuova stagione con il primo allenamento alla Sisport, sarà a porte aperte alle ore 17, e le visite mediche per i calciatori, seguite nei giorni successivi dai test atletici e poi venerdì dalla partenza per il ritiro di Sappada. Dovrebbe essere un giorno di festa con il ritrovo di chi c’era già lo scorso anno e l’accoglienza dei nuovi, ma rischia di essere una mestizia perché sul fronte calciomercato e di conseguenza formazione della squadra si è ancora molto in alto mare. Prova ne è che il Torino ha inviato il telegramma di convocazione per il ritiro a diciassette giocatori, si avete letto benissimo 17: Coppola, Morello, Chiosa, D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Pratali, Rubin, Zavagno, Oduamadi, Pagano, Stevanovic, Verdi, Antenucci, Bianchi, Ebagua e Sgrigna. Salta immediatamente agli occhi che mancano almeno sette convocati tutti di proprietà del Torino: Gomis, Suciu, Gorobsov, Loviso, Zanetti, Nitride e Gasbarroni. Questo vuol dire che non rientrano nei piani della società, magari alla fine i telegrammi saranno spediti anche a loro e quindi potrebbero partire per il ritiro, ma il messaggio è chiaro: cercatevi un’altra sistemazione.

Ventura pochi giorni fa si era detto ottimista e che nel giro di quarantotto ore sarebbero arrivati ad infoltire la rosa altri giocatori, ma così non è stato. Nelle prossime ore forse sarà annunciato che in granata approderanno Glik, Basha, Guberti e magari anche Darmian, ma nessuno si stupirebbe se uno di loro, o anche più d’uno, finisse in un’altra squadra e l’annuncio verrebbe accolto con un amarissimo sorrisetto ironico e il commento: “Come volevasi dimostrare”. Se le premesse per la stagione che sta per incominciare sono queste evidentemente non si possono che giudicare negative, senza correre il rischio di essere bollati come pessimisti perché i fatti parlano da soli.

Ormai l’accelerata sul mercato sembra una chimera, ma il centrocampo, in particolar modo, e la difesa che Ventura ha in questo momento a disposizione sono incompleti. In mezzo al campo, fra i convocati, come titolare si può annoverare solo Pagano e per quel che riguarda la difesa se venissero ceduti Ogbonna e Rubin rimarrebbero D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali e Zavagno, quest’ultimo nello scorso campionato ha dimostrato di essere sicuramente un buon rincalzo, ma non un titolare. Certo anche in attacco non si abbonda soprattutto se Bianchi dovesse andar via, ma almeno è il reparto che, confrontato con gli altri, è meno carente potendo contare su Antenucci, Ebagua e Sgrigna, con quest’ultimo che se non arriveranno esterni alti di ruolo è destinato a sacrificarsi, trascorrendo un'altra stagione a stantuffare sulla fascia. Aumentare il numero dei calciatori è un obbligo. Cairo apra il portafoglio e Petrachi faccia i salti mortali per aggiudicarsi i giocatori, altrimenti per il terzo anno consecutivo si dovrà vivacchiare in B sperando di non essere coinvolti nella lotta per non retrocedere in Lega Pro. Basta parole, fatti!


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